Covid, l'Umbria viene considerata dall'Iss “a rischio alto”: l'occupazione dei reparti ordinari balza al 28 per cento

Covid, l'Umbria viene considerata dall'Iss “a rischio alto”: l'occupazione dei reparti ordinari balza al 28 per cento
PERUGIA - L'Umbria, insieme a Lazio e Puglia viene classificata “a rischio alto” in base al monitoraggio settimanale Covid dell'Istituto...

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PERUGIA - L'Umbria, insieme a Lazio e Puglia viene classificata “a rischio alto” in base al monitoraggio settimanale Covid dell'Istituto superiore di Sanità. Al 30 dicembre nessuna regione risultava a rischio alto, ora gradualmente i numeri stanno mostrando altre indicazione. Le regioni a rischio moderato sono aumentate da 5 a 12 nell'arco di sette giorni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Marche, Molise e anche le province autonome di Bolzano e Trento, insieme a Sicilia, Sardegna e Veneto).

Alla data del 5 gennaio in 9 Regioni il tasso di occupazione dei reparti ordinari da parte di pazienti Covid-19 supera la soglia di allerta del 15 per cento. Il valore maggiore si rileva proprio in Umbria (28,5%), seguita da Calabria (19,8%), Liguria (19,6%), Friuli Venezia Giulia (18,9%), Abruzzo (16,9%), Emilia Romagna (16,5%), Marche (16,3%), Sicilia (16,1%) e Basilicata (15,2%). L'occupazione delle terapie intensive è sotto la soglia del 10% in tutte le Regioni. 

 

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Il Messaggero