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PERUGIA Tutti d’accordo al tavolo regionale convocato ieri dall’assessore Agabiti sulla opportunità di allungare di due giorni le vacanze natalizie. Così la presidente Tesei ha firmato l’ordinanza regionale con la quale si stabilisce che: «Nei giorni 7 e 8 gennaio su tutto il territorio della Regione Umbria sono sospese le attività educative e didattiche nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, con ripresa delle stesse il giorno 10 gennaio 2022». Tali disposizioni, che si applicano anche alla istruzione professionale, vengono stabilite in considerazione, si legge nella delibera, dell’andamento epidemiologico per cui «si ritiene che sussistano ragioni di emergenza sanitaria necessitanti il procrastinarsi della riapertura, dopo la sospensione natalizia, delle scuole di ogni ordine e grado». E a supporto delle parole vengono comunicati anche i dati che evidenziano un numero di casi positivi pari a 3.811 con sensibile incremento numerico su tutto il fronte rispetto a quelli dello scorso 28 dicembre: ricoveri ospedalieri pari a 187 unità con incremento di 75 unità rispetto al 28 dicembre 2021, di cui 10 in terapia intensiva in incremento di due unità rispetto alla medesima data. Nell’ordinanza si fa cenno anche al continuo aggiornamento normativo nazionale essendo «in corso valutazioni da parte del Governo e dei Ministeri competenti nonché un confronto con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome in ordine alla ripresa delle attività educative e didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado e che tale confronto attiene anche alla definizione dei requisiti circa lo svolgimento delle suddette attività in presenza nel caso di soggetti contagiati tra gli alunni». Consultazioni che hanno portato al convincimento unitario dello scivolamento del rientro. Nel corso della riunione del Tavolo si è anche parlato di cosa ci sia da fare al momento del rientro nei casi in cui si registrino positività di alunni. Qui da un lato c’è attesa rispetto alle decisioni nazionali con la compatta convinzione, comunque, che la didattica a distanza sia da evitare il più possibile. E c’è attesa anche sulle controverse decisioni relative alla possibilità di attuare quarantene differenziate tra studenti vaccinati e non. L’orientamento nazionale, da concordare con le regioni, sembra volto ad evitare “discriminazioni” magari con l’innalzamento a 4 casi nella stessa classe per mandare tutti in Dad. Al tavolo è stata anche ribadita la necessità di attuare a livello locale un tracciamento efficiente e con regole chiare per evitare il caos che si è verificata a ridosso del Natale. Certo è che spostato il rientro a lunedì 10 ora le parole d’ordine sono: vaccinazione e tamponi. Sul primo fronte resta attiva la campagna per i bambini under 12 (fascia 5-11 anni); per i tamponi la Regione ha reiterato fino al 12 gennaio 2022 «l’estensione del programma di somministrazione di test antigenici rapidi per l’identificazione di eventuali casi di positività al Covid rivolta, per ogni fascia di età, agli iscritti alla scuola secondaria di primo e secondo grado, statale e paritaria, e ai percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP), svolti sia presso gli Istituti professionali statali, in regime di sussidiarietà, che presso le Agenzie formative autorizzate».
Il Messaggero