Tesei, il Recovery: «Piano per uscire davvero dalla crisi»

Tesei, il Recovery: «Piano per uscire davvero dalla crisi»
PERUGIA - «Un nuovo posizionamento dell’Umbria nel post-Covid, con linee chiare d’intervento utili ad invertire la rotta rispetto alla crisi in atto»,...

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PERUGIA - «Un nuovo posizionamento dell’Umbria nel post-Covid, con linee chiare d’intervento utili ad invertire la rotta rispetto alla crisi in atto», così la presidente Donatella Tesei inquadra le scelte del Piano nazionale di ripresa e resilienza varato da Palazzo Donini e consegnato al Governo. «Facciamo i conti con una forte crisi economica regionale già pre Covid, accentuata decisamente dalla pandemia». Ma ora, fatti i compiti a casa, adesso si passa al confronto con Palazzo Chigi.


Il piano è composto da 45 progetti e vale 3,1 miliardi posizionati lungo le sei misure previste dal Pnrr europeo. «Il piano è organico e condiviso con i territori, l’Università, le parti sociali, con tutti - spiega la governatrice - e tutti saranno nuovamente coinvolti nell’importante fase della messa a terra dei progetti. L’Umbria è una regione verde e poco popolata dove va creato il terreno fertile per vivere, lavorare, investire, fare ricerca e fare impresa. Un territorio che sia dunque ancora più attrattivo. L’Umbria deve essere sempre più protagonista del turismo nazionale ed internazionale di qualità, con positivi effetti sui consumi».
La cifra di 3 miliardi e cento milioni è stata calcolata dai 69 richiesti dalle Regioni - sui 209 di spettanti all’Italia - con la proporzione del 4,59 per cento, utilizzando il quoziente di ripartizione dei fondi europei. La selezione dei progetti è stata fatta secondo criteri di efficacia: i tempi di esecutività e la possibilità di arrivare al rendiconto entro il 2026, con la possibilità di inserimento nelle linee guida nazionali e la partecipazione ad eventuali bandi nazionali previsti nel Pnrr o alla programmazione comunitaria 2021 - 2027.
LE CRITICHE
Critiche dall’opposizione. Per il capogruppo del Pd Tommaso Bori «l’assenza di “Vision – Parco della scienza” di Foligno dai progetti del Recovery Fund è un errore grave, che la comunità folignate, terza città dell’Umbria, pagherà a lungo».
Invece il pentastellato Thomas De Luca punta il dito sulla questione ambientale: «Il nuovo piano che la presidente Tesei propone al Governo prevede di spendere 50 milioni di euro per la costruzione di impianti che serviranno per soli 5 anni e ci accompagneranno verso il baratro».
Invece il consigliere Pd Michele Bettarelli contesta la “dimenticanza” dell’Alto Tevere: «Sono preoccupato, nel piano si fa molta fatica a trovare progettualità e investimenti per il territorio dell’Alta Valle del Tevere. Nessun escamotage per la destra umbra: non bastano i milioni di euro già previsti dall’allora governo Conte per la E78 Grosseto-Fano».
LA NUOVA PARTITA

Ora il secondo tempo della partita si gioca partendo da due punti fermi: le Regioni non hanno una quota diretta di fondi nel Pnrr nazionale né un ruolo ufficiale programmatorio «ma sono previste alcune progettualità nazionali e linee guida progettuali nelle quali verranno allocate risorse a cui potranno concorre le Regioni e gli enti locali «e sulle quali cercheremo d’inserire i nostri progetti», spiega la presidente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero