Covid, 400 positivi in meno in una settimana. Da inizio pandemia 1205 morti. Magione non riapre le scuole

Covid, 400 positivi in meno in una settimana. Da inizio pandemia 1205 morti. Magione non riapre le scuole
PERUGIA - Resta in chiaroscuro la lettura dei dati del contagio in Umbria. Se da un lato la cifra degli “attualmente positivi” prosegue il percorso in discesa,...

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PERUGIA - Resta in chiaroscuro la lettura dei dati del contagio in Umbria. Se da un lato la cifra degli “attualmente positivi” prosegue il percorso in discesa, dall’altro preoccupa ancora molto un altronumero: 12morti. Dodici vittime del Covid nel corso dell’ultima giornata: due morti a Perugia, due a Terni, uno a Foligno e anche nei comuni di Città di Castello, Umbertide, Bastia, Città della Pieve, Passignano, Panicale e Arrone. Numeri che scavalcano anche la statistica dei circa 50 decessi a settimana registrata nell’ultimo periodo. E questo diventa un dato ancora più impressionante se inserito nel totale - terribile - delle persone uccise dal virus dall’inizio della pandemia: la tragica conta è arrivata a quota 1205. «Rispetto all’andamento del picco, quello delle vittime è l’ultimo parametro ad abbassarsi», continuano a ripeteregli esperti.Non sfugge alle leggi della statistica, dunque, que lgrafico in perenne ascesa accanto alla curva in discesa dei positivi, cioè di coloro che al momento risultano ammalati: sono 5579 nel bollettino della Regione Umbria diffuso ieri, erano 5987 nella giornata di lunedì: vuol dire 408 malati in meno nell’arco di una settimana.

GLI OSPEDALI

Da appuntare nella casella delle buone notizie anche il significativo calo dei ricoveri: sono 446 (14 in meno rispetto al bollettino regionaledelgiornoprecedente), 74 deiquali(uno in meno) interapia intensiva. I guariti risultano 296.I nuovicasiaccertati nelle ultime 24 ore sono 206. Nell’ultimo giorno sono stati analizzati 2.601 test antigenici e 2.792 tamponi molecolari,con un tassodi positività complessivo che sale al 3,8 per cento (dal 3 per cento) e al 7,4 (precedentemente 6) per i soli molecolari.

LA DIFFUSIONE DEI CASI

Il comune con il maggior numero di casi positivi è Terni: 699, più di Perugia che al momento a 563. Ma colpisce anche la situazionedelTrasimeno.

IL CASO MAGIONE

Va nell’ottica della prudenza la decisione assunta ieri dal sindaco di Magione Giacomo Chiodini  le scuole per  almeno  altri tre giorni. La velocità di diffusione del virus ha consigliato attenzione. Il comune lacustre risulta tra quelli al di sotto della soglia dei 200 contagi ogni 100mila abitanti(il dato risultaa 168circa), quindi inserito dalla Regione nell’elenco dei territori che “possono” riaprire le scuole primarie da lunedì mattina, tuttavia i 25 nuovi casi registrati negli ultimi sette giorni fanno accendere un campanello d’allarme. Da qui la decisione del sindaco di consultare gli organi sanitari e concordare il rinvio dell’apertura delle scuole di almeno tre giorni. Il rischio concreto, infatti, sarebbe quello di dover rimandare a casa ibambininell’arcodiungiornoo due. Complessivamente, in Umbria, con il via libera per asili ed elementari “a macchia di leopardo”saranno circa17mila gli alunni che domani mattina rientrerannoinclasse.

I VACCINI

Ed è ripresa l’attività di vaccinazione.Sonostate818ledosidel siero AstraZeneca somministratenel pomeriggiodi venerdì. I dati aggiornati ieri dal ministero della Sanità dicono che in Umbria sono state somministrate complessivamente108.020 dosi di vaccino Covid sulle 135.435 ricevute: in pratica, ne sono state adoperate il 79.8 per cento. Una soglia considerata di sicurezza che garantisce la presenza in frigorifero di una buonaquantità di “seconde dosi” di sicurezza, così da evitare che oltre alla velocità di vaccinazione possa restare indietro qualcuno dei vaccinati a metà.

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Il Messaggero