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PERUGIA Prosegue il lento ripiegamento della curva epidemica regionale, ma resta alta l’attenzione sul versante mortalità, specie tra i non vaccinati. Tra i casi letali dell’ultimo bollettino, figura anche un cinquantenne no-vax. Per dare ulteriore impulso alla profilassi, per febbraio la Regione renderà disponibili oltre 210mila dosi mentre anche a Città di Castello prendono il via le vaccinazioni a scuola. Sullo sfondo, proseguono i segnali di stabilizzazione dei contagi, ma su uno “zoccolo duro” di 2mila casi medi giornalieri: 2.384 quelli emersi dai tamponi effettuati lunedì.
Tra gli indicatori di gravità, quello dei decessi appare il più viscoso e la sua discesa, come previsto dai modelli del Nucleo epidemiologico regionale, sarà più lenta. Una dimostrazione arriva dal dato di ieri che computa otto casi letali, anche se tre sono riferiti a giorni precedenti per un riconteggio nel database. In sette casi, secondo quanto appreso dal Messaggero, risultava una copertura vaccinale assente o incompleta: tre assistiti non vaccinati, due con una e altrettanti con doppia dose. Solo un decesso è riferito a un paziente coperto anche con dose booster. In sette casi su otto si tratta di over 65, mentre si registra la morte di un cinquantenne non vaccinato e che non risulta soffrisse di particolari altri patologie. Vale la pena ricordare, come ha reso noto l’Istituto superiore di sanità, che per un non vaccinato il rischio relativo di morte da Covid è 26,2 volte superiore rispetto a un vaccinato con dose addizionale. Il parametro varia a seconda dell’età: 5,5 per la fascia 40-59 anni, 13,4 per la 60-79 e 74,1 per gli over 80. Per il resto, l’ultimo bollettino regionale, riferito ai dati di lunedì, indica tre posti letto occupati in più in area medica, dove si contano 194 pazienti, uno in meno in intensiva dove figurano sette pazienti con una saturazione al 5,5%. A proposito di sanitari, venerdì è in programma lo sciopero nazionale degli infermieri aderenti a Nursind, con presidio in Piazza Italia, a Perugia, dalle 10. Un’agitazione per porre l’accento sulla necessità di “valorizzare la professione e valorizzarne le condizioni di lavoro”.
Quanto ai contagi, sono 2.384 i nuovi casi emersi a fronte di quasi 21.500 tamponi, con un tasso di positività in lieve calo all’11,1%, ma la media mobile in risalita da dieci giorni e tornata vicina al 13%. In calo del 5,9% il dato settimanale dei tamponi (-7,3% i molecolari). Grazie ai 2.665 guariti gli attualmente positivi sono scesi di altre 289 unità a 24.610, dato che riporta a inizio gennaio. A 1.619,3 casi per 100mila abitanti, in lieve calo, l’incidenza settimanale; dato che per 15 comune resta sopra 2mila, compresi Gualdo Tadino, Castiglione del Lago e Amelia.
Prosegue a ritmi sostenuti la campagna vaccinale che lunedì ha visto quasi 9mila somministrazioni, trainate come al solito da quelle addizionali che ora interessano oltre 475mila assistiti, il 60,2% degli over 12, il 67,8% degli immunizzati con ciclo primario.
Il Messaggero