Vaccini, fragili in crisi:«Cosa dobbiamo fare?». Tante chiamate ai medici di famiglia

Vaccini, fragili in crisi:«Cosa dobbiamo fare?». Tante chiamate ai medici di famiglia
PERUGIA - «I cittadini sono disorientati. Tra sms, prenotazioni sì, prenotazioni no, l’intervento dei medici di famiglia per questa fase della vaccinazione o...

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PERUGIA - «I cittadini sono disorientati. Tra sms, prenotazioni sì, prenotazioni no, l’intervento dei medici di famiglia per questa fase della vaccinazione o l’andare in farmacia, faticano a orientarsi. E i nostri telefoni sono presi d’assalto».


Leandro Pesca è il segretario per la provincia di Perugia della Fimmg, il sindacato dei medici di famiglia. I ritocchi della Regione (ieri pomeriggio sono arrivate altre utili puntualizzazioni) sul piano vaccini per i vulnerabili, i disabili gravi e la fascia 70-79 anni, ha spiazzato un bel po’ di gente. Lo si vede anche scorrendo la pagina Facebook della Regione dove sono state inserite le tabelle che spiegano ai fragili, numeri alla mano, cosa e come devono fare per arrivare alla tanto agognata dose di vaccino. «Siamo diventati- dice Pesca- il terminale di tutte le richieste dei nostri assisti. Ammetto che qualche volta qualcuno si trova anche in difficoltà».
Intanto prosegue al campagna per la vaccinazione domiciliare per gli over 80. Ancora Pesca: «Siamo a due terzi delle somministrazioni, ma i vaccini arrivano a rilento. Sono sicuro che qualcuno di noi se ne avrò la possibilità farà somministrazioni domiciliari anche il sabato di Pasqua». Da quello che filtra c’è una difficoltà su una consegna di Moderna.
LA REGIONE SPIEGA
Intanto con una nota arrivata ieri nel tardo pomeriggio, il commissario regionale per l’emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo, altre ha fornito informazioni (alcune innescate dalle domande dei cittadini sul profilo Facebook della Regione) sull’avvio delle prenotazioni di tutte le categorie di soggetti ricompresi tra i cosiddetti “estremamente vulnerabili”.
Da oggi potranno prenotarsi direttamente, mediante portale web https://vaccinocovid.regione.umbria.it o in farmacia, tutti i soggetti beneficiari del codice di invalidità di cui alla Legge 104/1992 art. 3 comma 3, presenti nell’elenco fornito alla Regione Umbria dall’Inps. Sarà attiva la prenotazione per tutti coloro che posseggono un codice di esenzione per patologia che ne definisce la possibilità diretta alla vaccinazione.
Vi sono poi cittadini con codici di esenzione per patologia che necessitano obbligatoriamente di una valutazione da parte del proprio medico curante, medico di medicina generale o pediatra di libera scelta, che determinerà la presenza o meno dei criteri per la vaccinazione. I medici di medicina generale stanno già lavorando alla eleggibilità dei loro assistiti e al successivo caricamento dei nomi negli elenchi del sistema di prenotazione. In questo caso, qualora il cittadino non riuscisse a prenotarsi sul portale o in farmacia, dovrà fare riferimento al proprio medico curante.
I cittadini estremamente vulnerabili, come ad esempio quelli con patologie oncologiche ed oncoematologiche nonché fibrosi cistica, saranno contattati direttamente dai propri centri di riferimento come sta già avvenendo.
Relativamente a quei pazienti che, pur avendo un codice di esenzione valido per essere annoverati tra gli estremamente vulnerabili, risultano attualmente seguiti da centri extraregionali, dovranno far riferimento al proprio medico di medicina generale per la relativa prenotazione. Da martedì prossimo scatterà la prenotazione dei caregiver e familiari conviventi con soggetti estremamente vulnerabili che hanno diritto alla prenotazione.
I NUMERI
Sono 944 i “soggetti vulnerabili per patologia”che in due giorni hanno ricevuto la prima dose, 428 nell’ultima giornata. Nella quale sono state vaccinate 2.344 persone (sottoposte alla prima somministrazione). Tra questi figurano 23 operatori scolastici e 88 tra detenuti e personale di polizia e civile delle carceri; 1.600 genericamente assegnati alla categoria over 60. Il report nazionale racconta di 533 richiami somministrati col totale degli immunizzati salito a 37.575, pari al 4,27% della popolazione. Sono 1.538 le dosi somministrate a over 80.
LE FARMACIE

Dopo l’accordo nazionale dei farmacisti con il Governo per la somministrazione dei vaccini, anche quelli umbri scaldano il motore. Lo spiega Augusto Luciani, presidente regionale di Federfarma che fa anche una previsione sulle dosi di Johnson & Johnson. «Potremmo arrivare- dice Luciani- a duemila dosi al giorno. SE consideriamo l’adesione di un terzo sulle 280 farmacie dell’Umbria, il dato può essere quello. Magari è un dato prudenziale, ma è una bella spinta. Per i tamponi siamo arrivati a 90mila al mese, con il vaccino monodose credo ci potremmo attestare tra il 50 e il 60%». I contatti con la Regione sono di fatto già avviati, i farmacisti che vorranno essere abilitati alla somministrazione del vaccino seguiranno in corso di sedici ore sulla piattaforma dell’Iss. «Gli Ordini dei farmacisti- dice Luciani- hanno chiesto di prorogare la possibilità di seguire i corsi al 31 dicembre, ora è limitata al 15 aprile». Cioè il giorno prima dell’arrivo (il 16 aprile) del nuovo vaccino in Italia.

 

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Il Messaggero