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PERUGIA - «Se non si verificheranno fatti nuovi - vale a dire altre varianti - allora la curva relativa al Covid in
Umbria consoliderà il suo trend discendente e entro febbraio potremmo essere tornati ai livelli dei primi di novembre, così potremo guardare ad una primavera davvero libera», è questa la previsione del professor Luca Gammaitoni, fisico sperimentale dell'Università degli Studi di Perugia che studia l'evolversi della pandemia attraverso i modelli matematici. L'analisi è proposta attraverso un post sul suo profilo Facebook.
«Come avevamo sperato qualche giorno fa - scrive il professor Gammaitoni -, la luce in fondo al tunnel comincia a diventare ben distinguibile. Riguardo al numero di nuovi casi giorno per giorno si osserva una significativa diminuzione. Questo è il primo e importante segno che si cerca quando si analizzano le curve epidemiche».
Riguardo al numero degli attuali positivi «questa curva sembrerebbe aver raggiunto un massimo siamo comunque in presenza di grandi fluttuazioni - sostiene il fisico - ed il fenomeno di cui ci occupiamo è di tipo probabilistico, per cui
va mantenuta sempre una prudenza nell'analizzare i dati. Il massimo di questa curva, se consolidato, è un ulteriore segnale confortante che la fase peggiore di questa quinta ondata è passata in Umbria, con qualche anticipo sull'andamento medio dell'Italia».
Per consolidare l'andamento positivo dei contagi Covid per il professor Gammaitoni «due cose bisogna fare: vaccinarsi e mantenere prudenza (mascherina e distanza) nei contatti con gli altri». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero