PERUGIA – Nel giorno in cui l’Umbria tocca il minimo di casi settimanali, sette considerando gli zero positivi segnalati oggi, anche l’Istituto superiore di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Non è un caso che proprio il presidente Iss, Silvio Brusaferro, pur invitando a non abbassare la guardia, sia intervenuto per chiarire anche la situazione umbra. «Oggi il virus ancora circola e non possiamo allentare le misure di protezione individuale, tuttavia il piccolo picco in Molise e Umbria è rapidamente rientrato». Durante la tradizionale conferenza stampa Iss del venerdì è stata inoltre ribadita la scarsa “confidenza” di certi dati in presenza di casi limitati che amplificano le reazioni dei sistemi di segnalazione. «Gli scostamenti saranno più evidenti – ha spiegato Brusaferro - ma devono essere interpretati per ciò che rappresentano: la lettura di singoli dati rischia di essere fuorviante rispetto alla comunicazione per gestire i comportamenti». Un po’ quello che è successo al Cuore verde tra le regioni con un più elevato tasso di tamponi effettuati, alle 8 del 22 maggio 61.679, nell’ambito dello screenig disposto dalla Regione per scovare gli asintomatici. «Questo è un segnale di come il nostro servizio sanitario riesca ad intercettare questi eventi», ha osservato Brusaferro ribadendo che l’indice “Rt non va letto da solo: «L’Umbria è stato oggetto di dibattito ma hanno un numero molto limitato di casi, il sistema di monitoraggio è studiato per essere il più sensibile possibile». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero