Non c'è solo il nodo della Madia, ora, spunta fuori anche la legge regionale sui vitalizi. La vicenda dell'indennità percepite dall'assessore Enrico...
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«Interpretazione, logicità e coerenza costituzionale di una normativa nazionale e regionale su cui al momento rilevo difformi interpretazioni sarà chi di dovere ad esprimere il proprio autorevole parere». Questo il commento dell'assessore Melasecche riferito sia ai paletti della Madia (un pensionato può prendere un incarico pubblico, ma senza ricevere compensi) che alla legge che regola l'erogazione dei vitalizi.
Per quanto riguarda l'indennità versata dal Comune, da Palazzo Spada hanno già fatto sapere che «in passato sono stati fatti tutti i controlli del caso e con la Corte dei Conti è in corso un chiarimento». Per il vitalizio erogato dal Consiglio regionale, il focus si sposta su Perugia. In particolare sulla scrivania del segretario generale di Palazzo Cesaroni, al quale l'assessore Melasecche ha chiesto un parere. «Sono l'unico assessore - aggiunge Melasecche - che ha pubblicato più volte la propria busta paga su Facebook e tutti i dati delle mie dichiarazioni dei redditi». Duro il commento del gruppo consiliare del Pd: «Su una persona si concentrano pensione, vitalizi legati ad una lunga attività politica e, non ultimo, nuove indennità legate a nuovi incarichi amministrativi. Non dovrebbe intervenire la magistratura, dovrebbe bastare la sola sensibilità politica ad evitare situazioni imbarazzanti».
Lo scontro è solo all'inizio.
Sergio Capotosti
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Il Messaggero