Coronavirus, la Regione prepara un'altra ordinanza per tenere chiusi i supermercati la domenica. Il caso dello sport

Coronavirus, la Regione prepara un'altra ordinanza per tenere chiusi i supermercati la domenica. Il caso dello sport
PERUGIA - Ancora un giro di chiave. Per contenere al massimo l’avanzata del virus. La presidente della giunta regionale, Donatella Tesei, è pronta a firmare...

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PERUGIA - Ancora un giro di chiave. Per contenere al massimo l’avanzata del virus. La presidente della giunta regionale, Donatella Tesei, è pronta a firmare l’ordinanza che proroga oltre domenica una lunga serie di divieti. Se per le scuole si annuncia un’altra settimana di didattica a distanza dalle Medie alle Superiori, si allunga la chiusura domenicale di negozi e supermercati. Un po’ come era già avvenuto durante il lockdown, restano aperti solo farmacie, edicole e tabaccherie. Saranno vietati eventi promozionali di prodotti alimentari, prodotti tipici e prodotti artigianali. Un altro blocco minimo di sette giorni con la possibilità di un prolungamento. Stamattina c’è la riunione del Cts regionale che sarà decisiva per conoscere l’arco di tempo per il quale verrà prolungata l’ordinanza che potrebbe valere anche per due settimane. Verrà confermata la stretta pure sulle attività sportive. L’ultima ordinanza, quella del 30 ottobre, fermava tutte le competizioni dilettantistiche regionali sportive «per sport di contatto e di squadra», sospesi gli allenamenti per gli atleti minorenni che militano «nelle società e associazioni dilettantistiche e amatoriali degli sport di contatto e di squadra in forma individuale». E per tutti comunque c’è il divieto dell’uso degli spogliatoi. Il tutto dentro al quadro delle regole dell’Umbria in zona arancione e del Dpcm.


TRACCIATORI
Scendono in campo 150 studenti della facoltà di Medicina del quinto e del sesto anno per supportare nel servizio di contac tracing il personale sanitario dei servizi territoriali. Ieri (c’erano il rettore Maurizio Oliviero e la presidente della Regione, Donatella Tesei) è scattata la giornata di formazione. L’attività, che verrà riconosciuta come formazione abilitante grazie alla recente convenzione tra Università, Regione e Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri, prevede inoltre che possano partecipare al cosiddetto contact tracing anche dottorandi, medici in formazione specialistica e laureati in Medicina e Chirurgia.
PORTA SOLE
Resta in bilico la possibilità di mettere in pista i locali dove si trovava la vecchia clinica di Porta Sole per ospitare malati Covid. C’è il nodo degli impianti fermi da quando la vecchia clinica è stata chiusa. Emergerebbero, dopo i sopralluoghi effettuati nei giorni scorsi, criticità di vario tipo difficili da superare in pochi giorni e con una spesa leggera. Da quello che trapela sarebbe necessario un intervento di sistemazione che arriva a sfiorare il mese di tempo. Lavori che andrebbero fatti anche in relazione al livello di criticità dei malati Covid che la Regione intenderebbe far ospitare dai vecchi locali nel cuore di Perugia. Una decisione ancora non è stata presa in maniera definitiva, ma visto che il piano di salvaguardia è oprami in dirittura d’arrivo, in tempi molto brevi si capiranno le intenzioni della Regione sulla partita che potrebbe portare una bella boccata d’ossigeno sul fronte dei posti letto per i malati di coronavirus anche in vista del picco atteso oper dicembre.
CASO GROCCO

Intanto, sulle polemiche per la presenza di malati Covid all’interno del Centro Servizi Grocco, interviene la Asl 1 con il commissario straordinario, Gilberto Gentili. «Nessun problema per quanto riguarda gli accessi-dice tra l0latro Gentili- perché sia per gli operatori che per i pazienti dell’area Covid sono stati predisposti percorsi dedicati e completamente separati dal resto della struttura, compresa una zona filtro per gli operatori con spogliatoi specifici, divisi tra uomini e donne». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero