Coronavirus, la polemica: «A Perugia li chiamano eroi, però poi non li pagano»

Il laboratorio di Microbiologia all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia
PERUGIA - «Li chiamano eroi ma non li pagano: vergogna», è l’attacco di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl all’azienda ospedaliera di Perugia e alla...

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PERUGIA - «Li chiamano eroi ma non li pagano: vergogna», è l’attacco di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl all’azienda ospedaliera di Perugia e alla Regione: «Siamo in piena emergenza Covid, con decine di contagiati tra il personale sanitario, una grave carenza di dispositivi di protezione e lavoratori che non vengono messi in quarantena - affermano le tre sigle sindacali - l’azienda ospedaliera di Perugia si prodiga a fare striscioni, salvo poi tagliare gli stipendi».


 sindacati si riferiscono alla sospensione delle indennità di sub-intensiva non riconosciuta al Santa Maria della Misericordia: «Pretendiamo che l’azienda torni sui suoi passi e che la Regione riconosca per tutte le aziende un’indennità per il rischio infettivo-biologico, da finanziare con fondi straordinari».

Il sindacato Nursid chiede alle istituzioni regionali e ai direttori delle aziende sanitarie di riconoscere l’indennità contrattuale di Malattie Infettive a tutti gli operatori del settore. «Generalmente viene concessa solo al personale di quei reparti, ma vista l’emergenza e l’ampliamento della epidemia, deve essere riconosciuta a tutto il personale infermieristico e Oss». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero