Vaccini anti Covid, al via le adesioni per medici e infermieri. Dosi sotto scorta. Tamponi dei medici di famiglia, primo test

Vaccini anti Covid, al via le adesioni per medici e infermieri. Dosi sotto scorta. Tamponi dei medici di famiglia, primo test
PERUGIA - Si guarda anche alla sicurezza nel piano della distribuzione e somministrazione de vaccini anti Covid-19 che inizierà la seconda metà di gennaio. Se ne...

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PERUGIA - Si guarda anche alla sicurezza nel piano della distribuzione e somministrazione de vaccini anti Covid-19 che inizierà la seconda metà di gennaio. Se ne è parlato ieri durante la riunione pomeridiana del Cor che ha affrontato anche, tra l’altro, la situazione nelle carceri e la gestione degli arrivi dei passeggeri all’aeroporto San Francesco. passeggeri da controllare secondo i nuovi dettami in vigore dal 21 dicembre fino al 6 gennaio.


LA SICUREZZA
Tra i temi sul tappeto anche la sicurezza della movimentazione dei vaccini dagli hub di stoccaggio (i quattro ospedali di Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello), fino ai luoghi di distribuzione per la prima fase. Da una parte gli altri ospedali della regione per vaccinare il personale sanitario (nella lista anche chi lavora per i servizi negli ospedali, per esempio nel comparto pulizie) e dall’altra le Rsa dove verranno vaccinati gli ospiti e il personale che ci lavora. Nel confronto durante i lavori pomeridiani del Cor c’è chi ha messo sul tavolo la possibilità che vengano controllate dalla Protezione civile o addirittura scortati dalle forze dell’ordine i mezzi che trasporteranno i vaccini fuori hub per la somministrazione. Dopotutto tra le linee guida nazionali che ieri sono state illustrare durante i lavori del Centro operativo regionale prima della definizione del piano con la delibera di giunta regionale, è stato spiegato come nella distribuzione detta di secondo livello verranno utilizzati i militari. Non solo. È previsto il coinvolgimento dell’Esercito nell’allestimento dei punti di somministrazione (in Umbria per la Fase 2 dovrebbero essere uno per Distretto, quindi 12 ma Perugia ne potrebbe avere due) e la disponibilità del ministero dell’Interno per la vigilanza dei punti di erogazione durante le ore notturne.
AL VIA LE ADESIONI
Come è noto la vaccinazione non è obbligatoria ed è su base volontaria. Già da domani potrebbero partire da parte delle aziende sanitarie le richieste di adesione da parte del personale per fare il conto di quante saranno le persone effettivamente da vaccinare. Come è noto il contingente di fase 1 individuato dalla Regione è appena superiore alle 16mila unità. Questo significa che i vaccini disponibili in fase 1 per l’Umbria saranno circa 40 mila visto che la somministrazione è doppia e la seconda va fatta a ventun giorni di distanza (il range è 19-23 giorni) dalla prima. Con le richieste di adesione che doveranno iniziare ad arrivare da venerdì per iniziare a inviare i dati al Commissario per l’emergenza per la gestione delle dosi da inviare in ogni singola regione. Per quanto riguarda le Rsa c’è sul tavolo l’ipotesi di far gestire la somministrazione a quelle che hanno una situazione sanitaria strutturata. Ipotesi anche legata alla necessità di reperire nella sanità pubblica il personale necessario a gestire tutte le operazioni di vaccinazione con medici, infermieri e personale amministrativo.
I TAMPONI DEI MEDICI DI FAMIGLIA

Ieri, intanto, primo giro di tamponi antigenici (ne hanno ricevuti 5mila) effettuato da parte dei medici di famiglia. «Siamo partiti-racconta Leandro Pesca, segretario per la provincia di Perugia della Fimmg- da Massa Martana alle undici del mattino. Sette test effettuati e tutte persone con risultato negativo. L’esordio, dal punto di vista organizzativo, è andato molto bene». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero