Riapre l’Università, partono subito tre dipartimenti

Al centro il rettore Maurizio Oliviero
PERUGIA - La scuola sì, ma anche l’Università. Da lunedì riapriranno i battenti i due dipartimenti di Ingegneria e Veterinaria, poi entro il mese di...

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PERUGIA - La scuola sì, ma anche l’Università. Da lunedì riapriranno i battenti i due dipartimenti di Ingegneria e Veterinaria, poi entro il mese di settembre tutte le altre strutture. «Siamo un’università diffusa sul territorio - rimarca il rettore Maurizio Oliviero - questo da un lato ci aiuta, dall’altro ci rende alcuni passaggi più complicati... nelle scorse settimane avevamo ipotizzato diversi scenari in base alla situazione epidemiologica: oggi siamo consapevoli di trovarci in un momento complicato». Da qui la scelta dell’Università di muoversi in modo graduale e con estrema prudenza.

L’Università ripartirà con un sistema di didattica misto: tutti gli studenti avranno la possibilità di seguire le lezioni a distanza e se lo vorranno di prenotare un posto in aula attraverso un sistema ad hoc, ovviamente gli spazi saranno proporzionati in base alle norme anti-Covid. «Molti studenti negli anni scorsi sceglievano di frequentare alcune lezioni prima di iscriversi per avere un’idea concreta del corso di laurea - spiega Oliviero - lo consentiremo anche quest’anno con le lezioni a distanza».
Da febbraio l’ateneo perugino ha laureato 2948 studenti e fatto oltre 105mila esami. Sono numeri superiori rispetto all’anno passato: «Segno che non ci siamo fermati e che i ragazzi hanno studiato anche di più rispetto al passato», dicono da Palazzo Murena. Anche per questo è stata fissata una sessione di appello straordinaria.
«Responsabilità è una nostra parola d’ordine - dice Oliviero - poiché intendiamo prenderci cura del futuro dei nostri giovani in sicurezza».

«Ripartiamo con un spirito positivo - spiega il prorettore Fausto Elisei - ispirato alla volontà di reinserire gli studenti nel tessuto universitario e regionale nella massima sicurezza anche di tutti i cittadini. La sperimentazione della modalità mista coinvolgerà in una prima fase tre dipartimenti: gli studenti potranno quindi tornare a vivere l’università partendo dalla didattica in aula, ma prossimamente anche con le attività laboratoriali e l’uso delle biblioteche. Tutti noi abbiamo sofferto, in questi mesi, per una forzata lontananza: il corpo docente desidera riprendere l’attività in maniera tradizionale, perché anche il rapporto personale contribuisce al processo di apprendimento e di crescita dei nostri giovani». Pronti, via: l’università riparte. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero