Coronavirus: 600 posti letto contro la terza ondata, ma c’è poco personale. Tesei: «No ad allentamenti eccessivi»

La presidente Donatella Tesei con Guido Bertolaso
PERUGIA - L’Umbria si prepara a fronteggiare l’arrivo del terza ondata dell’emergenza Covid-19 dove il virus non ancora affrontabile con il vaccino si...

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PERUGIA - L’Umbria si prepara a fronteggiare l’arrivo del terza ondata dell’emergenza Covid-19 dove il virus non ancora affrontabile con il vaccino si sommerà all’influenza stagionale. Come l’Umbria affronterà la fase 3 l’ha spiegato la presidente Donatella Tesei facendo il punto sulla pandemia ieri in aula durante i lavori dell’assemblea legislativa. Pronta, ma con le criticità del sistema Italia e con qualche preoccupazione tutta umbra: i dati dei ricoveri, quelli in Terapia Intensiva compresi.


La Tesei ha detto chiaro e tondo che l’Umbria sarà cauta negli allentamenti per la ripresa a pieno regime di tutte le attività Il tema scuole Superiori è sul tappeto, e non solo quello.
Sul fronte di medici e infermieri in campo contro il virus, la presidente ha spiegato che «il personale scarseggia, e questo è il più grande problema della nostra sanità, come di quella italiana». L’Umbria è messa bene su tasso di mortalità ed incide Rt che, come ha detto la presidente, sono tra i più bassi d’Italia.
I DATI
«L’Umbria -ha spiegato la presidente- è uscita dalla fase due tra le prime regioni, ne siamo orgogliosi. Preoccupano i dati dei ricoveri, sono 347, e di quelli in terapia intensiva, sono 41. È stato necessario un allentamento prenatalizio, che segue il Dpcm nazionale, indispensabile per una minima ripresa economica e sociale. Abbiamo limitato gli allentamenti, con le scuole medie inferiori in presenza e negozi aperti anche la domenica. Saremo cauti su successivi allentamenti. Il messaggio agli umbri è che ci vuole massima cautela, rispetto delle regole, perché ciò andrà a regolamentare la nostra socialità e può fare la differenza. Aspettiamo la fase 3, che ci sarà prima che arrivi il vaccino. Ci stiamo preparando, sarà una fase confusa e potenziata dal picco dell’influenza». La presidente Tesei, ripercorrendo i contenuti del piano di salvaguardia, ha rimesso sul tavolo i numeri: 600 posti letto Covid «che potremo ampliare». «Siamo- ha aggiunto- fra i primi in Italia ad avere un piano di salvaguardia. Abbiamo 44 terapie intensive ulteriori rispetto a quanto previsto dal governo per l’Umbria. E dai 49 posti iniziali possiamo arrivare a 171 posti. Gli ulteriori 44 posti saranno negli ospedali, perché servono collegamenti adeguati, ossigeno assicurato e logistica, servizi, gestione degli eventuali aggravamenti e perché il personale scarseggia. Già 30 delle ulteriori 44 terapie intensive sono ultimate, 14 lo saranno nel terzo piano dell’ospedale di Terni. Un approccio modulare del numero di posti in terapia intensiva, che saranno attivati man mano che serviranno, per non impegnare il già scarso personale alle prese con il recupero delle enormi liste di attesa che avevamo da prima di insediarci».
VACCINO E OSPEDALE DA CAMPO
L’assessore alla Salute Luca Coletto ha fatto il quadro dell’operazione vaccini anti Covid-19: quattro hub negli ospedali di Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello, 16mila persone da vaccinare nella fase 1 e i frigoriferi già pronti per usare le fiale a meno ottanta gradi.

Ieri mattina intanto l’Agenzia delle dogane e dei Monopoli ha sdoganato, all’aeroporto di Malpensa, con modalità celere, un container del tipo shelter con dentro 12 posti di terapia intensiva destinato all’ospedale da campo della Regione che si sta montando vicino a quello dell’Esercito nel parcheggio dell’ospedale Santa Maria della Misericordia. Il container è partito dalla Cina ed è arrivato a Milano via Baku, capitale dell’Azerbaigian. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero