Coronavirus, sedie vuote in piazza per il turismo

Coronavirus, sedie vuote in piazza per il turismo
GUBBIO - ll grido di dolore e l'allarme, perché il coronavirus si sta portando dietro una crisi economica perfino peggiore di quella che il territorio eugubino stava...

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GUBBIO - ll grido di dolore e l'allarme, perché il coronavirus si sta portando dietro una crisi economica perfino peggiore di quella che il territorio eugubino stava già attraversando più che altrove. “Sindaco aiutaci a occupare queste sedie”, era scritto lunedì mattina davanti le sedie vuote su piazza Grande praticamente deserta. “Non è una protesta ma un grido d'aiuto”, soprattutto perché “Gubbio vive di turismo”.

Frasi cariche di significato da un settore, quello turistico ricettivo, che nell'emergenza ha chiuso i battenti da due mesi e vede prospettive nerissime. Gubbio è stata teatro della cosiddetta Manifestazione delle Sedie Vuote, messa in atto dagli operatori turistici eugubini, con il coinvolgimento anche di rappresentanti di associazioni, ispirati al Movimento Imprese Ospitalità Risorgiamo Italia. Ci sono esercenti di bar, pub, ristoranti, food and beverage, rappresentati da una sedia vuota per ognuno per mostrare la volontà di esserci nonostante il vuoto per una forma di resilienza del settore che nelle difficoltà sta provando a reinventarsi lavorando sulle consegne a domicilio e sull'asporto aspettando sostegni tangibili per ripartire. In quell'inusuale scenario davanti al palazzo dei Consoli simbolo dell'acropoli, visto anche dal sindaco Filippo Mario Stirati, è partita la richiesta di collaborazione con il Comune, la Regione e quanti potranno sostenere la causa, nella convinzione che serva una progettazione immediata e di lungo respiro per il settore.

«Abbiamo chiesto al Comune – dice Gloria Pierini, presidente dell'associazione Gubbio Host - l'abbattimento dei tributi, in quanto spese che a oggi non possiamo onorare, di fare promozione e soprattutto di poter organizzare gli spazi all'aperto. Siamo da sempre in sinergia con l'amministrazione comunale e vogliamo far capire che siamo vivi". Stirati raccomanda “il grado spirito di coesione nell'affrontare questo momento», impegnandosi a favorire l'utilizzo del suolo pubblico sia per le strutture che lavorano con il turismo che per le altre attività culturali, musicali e ludiche. «Questo per provare - spiega - a recuperare i numeri che ci hanno dato eccellenti stagioni turistiche. Al momento confermiamo tutte le grandi manifestazioni in programma». A oggi ci saranno a ottobre sia il Festival del Medioevo che la Mostra del Tartufo, fino agli appuntamenti del Natale. «Per il 2021 stiamo pensando - annuncia il sindaco - a grandi eventi espositivi in collaborazione con Urbino e Fabriano». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero