Coronavirus, a Perugia nessun rinvio per la rata Tari

Coronavirus, a Perugia nessun rinvio per la rata Tari
PERUGIA - I nostri soldi al tempo del coronavirus dicono che mercoledì la giunta Romizi, su proposta del vice sindaco Gianluca Tuteri, ha deliberato l’esonero dal...

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PERUGIA - I nostri soldi al tempo del coronavirus dicono che mercoledì la giunta Romizi, su proposta del vice sindaco Gianluca Tuteri, ha deliberato l’esonero dal pagamento delle tariffe delle rette dei servizi educativi per la prima infanzia, del trasporto scolastico e della refezione scolastica per tutto il periodo della sospensione dell’attività dovuta all’emergenza sanitaria nazionale da Covid-19.

Una boccata d’ossigeno per le famiglie. Il servizio mensa della refezione scolastica serve circa 4mila utenti; mentre al trasporto scolastico sono interessati in 1.800. Per chi ha già pagato il Comune sta studiando uno storno con rimborso pari al periodo di interruzione del servizio.
Resta da superare lo scoglio più difficile: il rinvio della prima rata della Tari per 85mila utenze. La tassa sui rifiuti scade il 3 aprile, proprio il giorno in cui scadono tutte le misure di sicurezza sul fronte Covid-19. A palazzo dei Priori stanno cercando di trovare una soluzione, ma i tempi sono ormai strettissimi. Deve essere cambiato il regolamento e la delibera di giunta deve passare prima in commissione consigliare e poi in consiglio comunale. Fatta una mano di conti le possibilità di riuscirci sono ridotte al lumicino. Il Comune da quella rata, dovessero pagare tutti, incasserebbe circa 13,5 milioni di euro a fronte di una bolletta che lo scorso anno è stata pagata a Gesenu per 47 milioni. L’assegno che palazzo dei Priori deve staccare a fine mese alla società che gestisce raccolta e smaltimento in città è di circa 3,5 milioni di euro. Posto che da parte del governo per la sospensione dei tributi locali non c’è ancora un euro per i Comuni, è praticamente impossibile, secondo gli esperti, che il Comune ce la faccia far rinviare la prima rata. Si attende una mossa comune dell’Anci, l’associazione dei Comuni, ma fare centro è legato anche alle condizioni dei vari bilanci. E si sa che quello che Perugia viaggia sul filo per quello che la giunta di centrodestra ha sempre detto di aver ereditato dalla precedenti giunte di centrosinistra.
«In un periodo così difficile per tutti i cittadini italiani – ha sottolineato il vice sindaco Gianluca Tuteri – abbiamo ritenuto opportuno approvare un provvedimento di totale esonero dal pagamento delle tariffe dei servizi educativi per tutta la durata della sospensione dell’attività al fine di sostenere le famiglie perugine. Riteniamo che questa decisione, dettata dall’equità e dal buon senso, sia doverosa per rispetto dei grandi sacrifici che tutte le famiglie stanno compiendo in questa fase di emergenza nazionale».

Intanto Pd, Idee Persone Perugia e Rete Civica - Giubilei sono soddisfatti per l’accoglimento da parte del Comune di alcune «delle azioni suggerite dal centrosinistra, come la sospensione delle rette dei servizi di prima infanzia e di refezione scolastica. Ora bisogna proseguire in questa direzione. Abbiamo purtroppo registrato poca attenzione nel condividere le scelte attuate dall’Amministrazione con tutte le forze politiche che compongono il Consiglio comunale, ma come Gruppi di opposizione, abbiamo sentito l’esigenza di presentare alcune proposte per la città». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero