Coronavirus, la task force ha verificato 5 casi sospetti risultati negativi

La task force regionale sul Coronavirus guidata dall'assessore regionale Coletto (al centro)
PERUGIA - In Umbria si può parlare finora solo di cinque «non casi» in riferimento al coronavirus. È questo il resoconto dell'assessore...

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PERUGIA - In Umbria si può parlare finora solo di cinque «non casi» in riferimento al coronavirus. È questo il resoconto dell'assessore regionale alla Sanità Luca Coletto sulle attività della task-force. Rimarcata anche la collaborazione della comunità cinese presente sul territorio regionale che si sta sottoponendo ad una sorta di «auto-isolamento precauzionale» ed è stato reso noto che sono state 45 in quattro giorni le telefonate giunte al Numero Verde attivato per richiedere informazioni.

«Ad oggi mi sento di dire ai cittadini umbri che possono stare tranquilli - ha affermato Coletto - la nostra rete e struttura di intercettazione funziona bene e di conseguenza non ci sono novità». L'assessore e il direttore regionale alla Sanità Claudio Dario con la professoressa Daniela Francisci della clinica di Malattie infettive, il dottor Francesco Borgognoni responsabile del 118, la dottoressa Barbara Camilloni referente del laboratorio di virologia e le dottoresse Paola Casucci e Anna Tosti per la Regione Umbria hanno evidenziato ed applaudito il comportamento dei cinesi presenti sul territorio (2.900 in totale di cui 500 tra studenti e docenti universitari) parlando di una «comunità altamente responsabile».
«La rete che è stata costituita - ha spiegato ancora Coletto - da quando è emersa questa emergenza. Ha lavorato subito bene con le segnalazioni monitorate fino ad oggi che non sono mai arrivate alla verifica dello Spallanzani e che sono state quindi certificate prima dalla virologia di  Perugia come semplici influenze». Chi è stato in zone a rischio quindi è stato quindi sottoposto a un isolamento precauzionale.
«Non siamo coinvolti solo come sanità, e quindi con tutto il sistema sanitario regionale, ma anche come protezione civile, con azioni mirate rivolte a scuole, aeroporto e associazioni di categoria» ha spiegato Dario, che coordina la task force». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero