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PERUGIA - Prosegue la fase discendente dell’epidemia, suffragata da un numero di nuovi contagi che da una settimana resta sotto quota trecento. La media mobile ora è di poco sopra a 200 casi, come a metà ottobre. Ieri 234 nuove diagnosi a fronte di 2.888 tamponi ma altri 309 guariti, col dato degli attualmente positivi che continua a scendere: in una settimana l’aggregato è diminuito di 2.378 unità. In risalita il numero dei decessi, ieri altri nove, mentre risultano pressoché stabili i dati ospedalieri.
Nel bollettino regionale Covid altre nove vittime, tre delle quali residenti a Bastia Umbra, due a Città di Castello, altrettante di Foligno. Gli altri deceduti erano residenti a Perugia, Bettona e Cannara: dati che vanno a correggere il totale dei morti “fuori regione” sceso a 20. Il tasso di mortalità riferito ai casi dal primo ottobre sale all’1,66% in linea col dato nazionale pari all’1,71%. Risale invece l’incidenza settimanale in rapporto ai positivi registrati dieci giorni fa: indice che negli ultimi tre giorni è passato da 2,36 a 2,93. Come evidenziano gli esperti del Nucleo epidemiologico regionale, quello dei decessi – ipotizzando che la curva dei contagi resti sotto controllo – sarà l’ultimo indicatore a flettere. Restano in terreno di stabilità i dati ospedalieri: ieri un ricovero in più col totale salito a 393 e un degente in meno in terapia intensiva dove figurano 60 assistiti.
SCREENING E CONTAGI
I 234 positivi censiti ieri sono stati scoperti in relazione a 2.888 tamponi, il minimo da metà ottobre esclusi i giorni festivi. Il tasso di positività è quindi risalito a 8,10 ma la media mobile settimanale conserva un trend decrescente e dopo la piccola risalita dei giovedì (al 7,11 per cento), ieri si è attestata al 6,25, su livelli che non si registravano dal 19 ottobre. In generale il sistema sta processando meno tamponi e nell’ultima settimana c’è stato un calo del 12,51 (-20,53% sull’orizzonte bisettimanale), più accentuato che a livello nazionale (-8%). Ha raggiunto quota 231.538 il dato dei casi testati e oggi si può dire che un umbro su quattro almeno una volta sia stato sottoposto a tampone (22% a livello nazionale). Quanto all’incidenza sulla popolazione dei nuovi casi, negli 14 giorni sono stati certificati 3.375 positivi con un’incidenza cumulativa pari a 383,4 tornata abbondantemente sotto la media nazionale (531,18 casi ogni 100mila abitanti). Questo è uno degli indicatori inseriti nel monitoraggio della Cabina di regia e che la Fondazione Gimbe utilizza nella sua elaborazione per descrivere l’andamento dell’epidemia nelle regioni, rispetto alla media nazionale. L’Umbria ormai da alcune settimana figura nel quadrante verde con un incremento settimanale di casi tra il 5 e il 10% e un’incidenza per 100mila residenti tra 300 e 400.
ATTUALMENTE POSITIVI
Inoltre, grazie al trend crescente delle guarigioni, continua ad allentarsi la tensione dei casi attivi sui sistemi di sorveglianza.
Il Messaggero