Ciockdown, Eurochocolate si arrende: niente edizione 2020

Ciockdown, Eurochocolate si arrende: niente edizione 2020
PERUGIA - Eurochocolate alza bandiera bianca. L'ordinanza firmata...

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PERUGIA - Eurochocolate alza bandiera bianca. L'ordinanza firmata venerdì pomeriggio dalla presidente Donatella Tesei, chiude definitivamente le porte alla manifestazione. «Abbiamo lavorato fino all’ultimo secondo possibile per cercare di realizzare in sicurezza-dice una nota degli organizzatori- e con un format profondamente rivisitato la 27esima edizione di Eurochocolate. L’ordinanza emanata ieri sera dalla Regione Umbria, che qualcuno ha già ribattezzato "Ciockdown", prevede tuttavia delle restrizioni particolarmente incisive, quali ad esempio quelle relative alla durata dell'evento (da 10 a soli 4 giorni) e alla capienza massima (500 persone). Queste rischierebbero di trasformare il nostro evento in un serio problema di ordine pubblico che non intendiamo minimamente far ricadere sulla Città di Perugia e i suoi cittadini, sui nostri tantissimi fan e sulle forze dell'ordine già impegnate su più fronti». «Sappiamo - spiega Eugenio Guarducci, presidente di Eurochocolate - che le decisioni prese sono state condizionate negli ultimi giorni anche da un’evoluzione negativa dei dati riferiti alla pandemia. Sono state tuttavia risparmiate, con una tattica temporale qualitativamente elevata, altre tipologie di iniziative numericamente molto impattanti che evidentemente godono di immunità sconosciute al mondo laico delle imprese e che la scienza e/o la religione magari ci aiuteranno a  comprendere meglio. La tutela della salute pubblica e della sicurezza di tutti noi sono due valori, non intermittenti, ai quali ovviamente noi poniamo sempre la massima attenzione e che hanno ispirato profondamente il nostro lavoro di questi ultimi mesi, all’interno di un perimetro disegnato dal Dpcm dell’8 Agosto - prorogato il 7 Settembre e tutt’ora in vigore - che consente di organizzare tipologie di eventi come Eurochocolate. Vista la mancanza di protocolli attuativi, ci siamo dovuti spingere anche oltre, con progettualità mirate e restrittive il cui valore ci è stato riconosciuto da più parti».

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Il Messaggero