«Basta rumore, fateli smettere». Per la movida a Perugia è guerra giovani-residenti

«Basta rumore, fateli smettere». Per la movida a Perugia è guerra giovani-residenti
PERUGIA - La movida continua a far discutere. Notti in cui la voglia di festeggiare dei ragazzi si scontra con quella, altrettanto legittima, dei residenti di riuscire a riposare...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PERUGIA - La movida continua a far discutere. Notti in cui la voglia di festeggiare dei ragazzi si scontra con quella, altrettanto legittima, dei residenti di riuscire a riposare da una certa ora. Notti in cui, da qualche mese, subentra anche la paura di assembramenti con relativa diffusione del covid-19.

Situazioni che si sono verificate anche nella notte tra sabato e domenica, con i residenti a chiamare in più occasioni le forze dell’ordine per intervenire a “sparpagliare” gruppi di giovani in strada. Forze dell’ordine già allertate, dal momento che anche nella notte di sabato sono andati in scena i controlli interforze anti movida selvaggia. Quella, come l’ha più volte definita il questore Antonio Sbordone, «senza regole. La movida è una risorsa importante, ma va regolamentata».
In questo senso dunque si stanno svolgendo i controlli delle forze dell’ordine integrati dalla presenza dei volontari della protezione civile per informare il popolo della notte, in particolar modo i più giovani, sui rischi che si corrono in questo momento storico a non mantenere le distanze e a non indossare le mascherine.
Controlli rivolti anche a contrastare il degrado più volte denunciato dai residenti, che specie nel fine settimana non solo hanno problemi a riposare «almeno fino alle quattro del mattino» ma che al risveglio trovano portoni e palazzi imbrattati. E così, dopo le cinque multe nella notte tra venerdì e sabato, ecco che 24 ore dopo è toccato ad altri tre ragazzi subire la sanzione da 100 euro (come da regolamento di polizia urbana) per essere stati sorpresi a fare la pipì contro i muri in centro.
Vari anche gli interventi tra piazza IV Novembre e piazza Danti per il rumore causato dai gruppi di giovani. In particolare sotto il Duomo, dove alle prime ore del mattino sono partite le percussioni e si è radunata gente a ballare. L’intervento delle forze dell’ordine ha subito fatto sì che si allontanassero i giovani. Allo stesso modo di quanto avvenuto in altre parti del centro, con chiamate dei residenti cui gli agenti hanno cercato di dare sempre risposte.
QUI FONTIVEGGE

Alla stazione invece l’illegalità si fonde con la disperazione. Quella di un giovane alla disperata ricerca di una dose e che si vede derubato del cellulare dalle stesse persone cui ha chiesto l’eroina. È successo sempre nella notte tra sabato e domenica nella zona di piazza del Bacio. Secondo quanto si apprende, un ragazzo ha chiesto aiuto alla polizia dopo essere stato rapinato del cellulare. Ai poliziotti ha raccontato di essere appena scappato da una comunità di recupero per farsi una dose e di essere arrivato alla stazione alla ricerca di spacciatori. Pusher che poi sfruttando il suo stato di scarsa lucidità gli avrebbero portato via il telefono. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero