Terni, in fila per comprare i libri: le librerie si riempiono con ordine

Terni, in fila per comprare i libri: le librerie si riempiono con ordine
Buste pesanti come borse della spesa, ma piene di libri. Zeppe di romanzi, best seller, classici contemporanei come i titoli di Giorgio Bassani e Ishiguro Kazuo, premio Nobel per...

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Buste pesanti come borse della spesa, ma piene di libri. Zeppe di romanzi, best seller, classici contemporanei come i titoli di Giorgio Bassani e Ishiguro Kazuo, premio Nobel per la letteratura nel 2017. “I miei clienti hanno fatto incetta per riuscire a superare la quarantena”, spiega Gianni Fuciletti, uno dei gestori della libreria Feltrinelli, quella in via Battisti a due passi dalla Madonnina di piazza dell’orologio. “Non mi aspettavo in verità una presenza così massiccia nel primo giorno di riapertura, le persone sono state disciplinate munite di guanti e mascherina, la voglia di leggere è ancora bella viva per fortuna”, aggiunge il libraio ternano. Non c’è on-line che tenga. «Chi ama i libri ha voglia di toccarli, sfogliarli, di confrontarsi con altre persone su questo o quel titolo fresco di stampa. Per questo la libreria conserva un fascino tutto particolare», nota soddisfatto Gianni Pozzi gestore del punto ternano Mondadori, in corso Vecchio. Ieri mattina sulla porta del suo negozio ha appeso un cartello in cui, nero su bianco, ha invitato i clienti ad entrare al massimo due per volta. «Mi sono dovuto improvvisare buttafuori per gestire l’entrata in libreria, non tutti hanno la pazienza di rispettare le regole e questo mi ha creato qualche disagio», dice Pozzi. Stessa cosa vale per l’uso dei guanti e della mascherina. Anche alla Mondadori la parte del leone l’hanno fatta i romanzi contemporanei ed i gialli, quelli che “servono a far passare il tempo”, come dice Gianni Pozzi. Gli appassionati di fumetti hanno subissato di telefonate Antani Comics, in via Armellini.

«Abbiamo deciso di aprire nel pomeriggio per sanificare il negozio e sistemare gli ultimi arrivi- dicono i proprietari-ma già da questa mattina c’è stata una bella richiesta ed in tanti ci hanno telefonato impazienti di sapere se riapriamo». Soprattutto i più piccoli hanno fatto il conto alla rovescia per acquistare un libro che aiuti ad inventare qualcosa di divertente, di diverso che non faccia rimpiangere troppo perfino le mattinate passate a scuola. «I genitori sono stati i più felici della nostra apertura – spiega sorridente la titolare della cartolibreria Arcobaleno, in via del Rivo. La quarantena ha messo alla prova anche le mamme più fantasiose. E poi servono aiuti per i compiti, sussidi per far fronte alla didattica on line. Sono andati a ruba anche i colori e le penne cancellabili. In questo mese se ne devono essere consumati un bel po’». Le serrande della libreria Luna sono le uniche alzate in piazza Corona. “Qui intorno è tutto un deserto”, spiega la titolare Roberta che ha appena finito la seconda passata di disinfettante della mattinata. «Noi lavoriamo molto con le scuole e l’insicurezza che regna non ci aiuta di certo. Per gli esami di terza media ad esempio servivano testi per le tesine, materiali adesso è tutto fermo. Tutti in attesa di capire cosa ci aspetta».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero