Coronavirus, caso Dentix: decine di segnalazioni esposto in Procura ipotizza lesioni

Continua il giallo Dentix
 PERUGIA Esposto in procura. Perché se la strada del risarcimento in sede civile per lavori iniziati, pagati e mai finiti (oltre a finanziamenti accesi e da bloccare)...

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 PERUGIA Esposto in procura. Perché se la strada del risarcimento in sede civile per lavori iniziati, pagati e mai finiti (oltre a finanziamenti accesi e da bloccare) è decisamente segnata, quella di un’azione penale per tutelare persone rimaste offese per oltre due mesi, tra denti da rimettere e operazioni da completare, sembra diventare sempre più percorribile.

Con il passare delle ore, infatti, sul tavolo del presidente della sezione umbra dell’Unione nazionale consumatori, l’avvocato Damiano Marinelli, si stanno sommando le richieste di aiuto per risolvere la delicatissima situazione legata alla Dentix. Alla lettura di quanto pubblicato dal Messaggero sulle difficoltà di almeno una decina di perugini, che al termine dell’emergenza-covid speravano di portare a termine delicate operazioni per le quali hanno già pagato l’importo o hanno preso prestiti e iniziato a pagare rate e invece si sono trovati a riscontrare la «momentanea chiusura» della sede perugina dell’azienda odontoiatrica di origine spagnola ma con parecchie sedi in Italia, ecco che un’altra decina di persone ha fatto pervenire all’associazione racconti e resoconti purtroppo sullo stesso piano.
Già, perché oltre a quella di via Marconi (in pieno centro a Perugia) anche le sedi di Foligno e Terni sono «momentaneamente chiuse». Lo sostengono le persone che speravano di mettere a posto i propri problemi dentali provando a spendere qualche soldo in meno rispetto agli studi dentistici tradizionali, e lo confermano le segreterie telefoniche che fino a ieri pomeriggio rimandavano la possibilità di chiedere informazioni e prendere appuntamenti a data da destinarsi. Tentativi fatti anche dal Messaggero per dare all’azienda la possibilità di dare la propria versione dei fatti. «Le persone che si sono rivolte a noi sono state di fatto abbandonate, e molti di loro per i due mesi dell’emergenza coronavirus hanno avuto problemi legati a lavori iniziati e non conclusi. Con la fine del lockdown speravano di portare a termine queste problematiche e invece si trovano da settimane ancora al palo» sottolinea Marinelli. 
C’è chi dall’inizio della pandemia ha quattro denti da impiantare. E chi, come una coppia di anziani perugini, si è impegnato per quasi 5mila euro (500 euro lei, oltre tremila lui attraverso un prestito di cui sono già state pagate le prime rate) per due delicate operazioni in un caso cominciate e nell’altro no. Gente che tutt’oggi ha dolore e che si è inevitabilmente dovuta rivolgere ad altri dentisti per portare a termine un lavoro iniziato da quelli della Dentix, sperando quantomeno di recuperare le cifre investite due-tre mesi fa.

Per tutti questi motivi, spiega ancora Marinelli, «si può configurare esposto in procura per lesioni colpose. Un pool di nostri legali sta studiando il caso per capire se può essere configurata un’ipotesi del genere e se dunque esiste la possibilità di poter configurare anche responsabilità di natura penale». Il tutto anche in considerazione del fatto che la Dentix in Spagna si trova economicamente in cattive acque. A questo proposito, qualche tempo fa la Dentix Italia ha fatto sapere che le sedi sarebbero state riaperte entro la prima settimana di giugno, ma al momento ancora ciò non è avvenuto Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero