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PERUGIA - Un calo dei contagi inferiore rispetto al dato nazionale e un indice Rt che stando a quanto filtra si avvicinerebbe a uno, la soglia di guardia. Considerando le nuove regole, l’Umbria si appresta a ripartire dalla fascia arancione anche se per l’ufficialità bisognerà attendere il monitoraggio settimanale della Cabina di regia. Intanto, nel bollettino quotidiano, visto il giorno di festa alle spalle, coi numeri dei nuovi contagi interlocutori, 64 casi su 430 tamponi, si apprezza la stabilità dei dati ospedalieri e della curva dei decessi che continua a flettere verso il basso.
A tenere banco in queste ore sono i parametri cui a livello nazionale sono legati i colori – e relative restrizioni – da assegnare alle regioni. «Aspettiamo lo studio del Cts regionale – spiega la governatrice Donatella Tesei - ma ci sarà anche la Cabina di monitoraggio nazionale che ci permetterà di avere dati e poter esaminare la situazione da domani (oggi, ndr) in riunione di giunta. Nella quale prenderemo tutte le decisioni che riterremo utili per il momento che stiamo vivendo». Con un Rt dato in risalita, dallo 0,8 del monitoraggio del 31 dicembre (settimana 21-27) sembra scontata l’assegnazione dell’Umbria alla fascia arancione che tiene conto delle novità introdotte rispetto al livello del numero di riproduzione del virus (fascia rossa con indice sopra 1,25). «Fino al 15 gennaio c’è un provvedimento ponte del Governo – aggiunge la presidente – dopo di che faremo ogni valutazione per arrivare a decisioni corrette. Ci atteniamo alle cornici nazionali ma ragioneremo anche in base alla nostra situazione regionale per poter decidere al meglio». Il primo riferimento è ovviamente al mondo della scuola ma non solo. Un’ordinanza regionale emanata ieri, intanto, domani e domenica, nonostante la zona arancione, consente ai cacciatori “lo spostamento al di fuori del comune di residenza, domicilio o abitazione”. Questo limitatamente alle “attività di controllo della fauna selvatica autorizzate”.
Tornando ai dati, nell’ultima settimana c’è stato un calo del 2,96% nei contagi censiti (+15,7% in Italia), passati da 1.215 (25-31 dicembre) a 1.179 (1-6 gennaio).
Il Messaggero