Coronavirus, da Assisi i palloncini della speranza

Coronavirus, da Assisi i palloncini della speranza
ASSISI -  Domenica sera sono state liberate nel cielo di Assisi legate a dei palloncini alcune delle migliaia di foto inviate alla comunità del Sacro Convento dai...

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ASSISI -  Domenica sera sono state liberate nel cielo di Assisi legate a dei palloncini alcune delle migliaia di foto inviate alla comunità del Sacro Convento dai fedeli che si sono affidati a San Francesco durante i mesi del Covid. Ad accompagnarle i messaggi che le hanno accompagnate. Un momento suggestivo che si è svolto sul grande prato antistante la Basilica Superiore.

Restare, ascoltare e ripartire sono le parole scelte dal Sacro Convento per celebrare la Pentecoste e in vista della
riapertura delle regioni dopo oltre due mesi di lockdown per 'emergenza coronavirus. Un momento di riflessione e preghiera che si è celebrato prima all'interno della Basilica Superiore e poi nei giardini antistanti e nella piazza Inferiore.
Sul grande prato è stata collocata l'effige della Madonna, mentre nella piazza sottostante, dove le fiaccole che hanno a disegnato la «M» di Maria, la cappella musicale della Basilica si è esibita in alcuni brani, tra cui lo Stabat Mater in onore di tutte le vittime della pandemia e «Santo e Terribile», composta per la riapertura della Basilica Superiore dopo il sisma del 1997 e che oggi vuole essere l'inno per la ripartenza del Paese. Infine un omaggio a tutte le madri con il brano «Mamma». «Questo di stasera è stato un momento molto forte e significativo, intimo e aperto», ha spiegato all'Ansa il direttore della sala stampa del Sacro Convento, padre Enzo Fortunato. «Intimo - ha aggiunto - perché raccoglie tutti i dolori di questi mesi ma aperto attraverso i social a tutte le persone che sono invitate a ricominciare».
All'evento hanno preso parte anche il custode del Sacro Convento, padre Mauro Gambetti e il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, oltre che a tutta la comunità francescana. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero