Coronavirus, a Perugia tutto esaurito per la spesa on line

Il balncone della carne di un supermercato
PERUGIA- L’assalto alla spesa, anche virtuale. Lunghe code, ieri, davanti ai grandi supermercati del territorio, dal centro alla periferia. Non una novità determinata...

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PERUGIA- L’assalto alla spesa, anche virtuale. Lunghe code, ieri, davanti ai grandi supermercati del territorio, dal centro alla periferia. Non una novità determinata soprattutto dal minor numero di persone che in contemporanea possono accedere nel supermercato, come stabilito dalle norme di sicurezza da coronavirus, ma che si lega al boom di richieste di consegna a domicilio e che, in alcuni casi, hanno mandato in tilt i distributori. A scatenare la corsa agli acquisti online di genere alimentare, l’ipotesi di misure più stringenti che determinerebbero la chiusura dei supermercati domenica. Di fatto l’emergenza nata dalla paura di essere contagiati dal virus invisibile sta cambiando le abitudini dei cittadini.

Come a dire che l’ipotesi di alimentari chiusi la domenica potrebbe aver incentivato anche i più restii al mondo dell’e-commerce. Il risultato è stato che se nella migliore dell’ipotesi il servizio fornito da alcuni big della grande distribuzione ha subito molti ritardi, per altri, raggiunto l’overbooking, la prenotazione è stata addirittura sospesa. A causa delle richieste eccezionali, in qualche caso, una spesa fatta oggi verrà consegnata, ad esempio a Perugia, il 2 aprile, ovvero tra 12 giorni.  Sul grande successo del servizio di consegna a domicilio hanno puntato i piccoli esercenti e, nei quartieri del centro storico cittadino, ci si organizza come meglio si può. Come ad esempio nel Borgobello, quartiere scelto da molte famiglie e dove risiedono molti anziani spesso soli. Qui lo storico negozio di alimentari ha scelto di offrire il servizio di consegna presso il domicilio delle persone che ne fanno richiesta. La maggior parte dei clienti che approfittano del servizio, come spiegano dal piccolo supermercato in corso Cavour, sono anziani soli e che preferiscono non rischiare di essere contagiati, ma anche qualche giovane residente. 

Le lunghe ore trascorse tra le mura domestiche, hanno sicuramente favorito l’acquisto sulle grandi piattaforme di e-commerce che assicurano la consegna in pochissimi giorni. Ma anche le attività locali si sono giocate la carta della consegna a casa. Come il caso della libreria in via della Viola che assicura la consegna a domicilio di tutti i titoli presenti in libreria, o la bio profumeria in corso Cavour. Entrambi assicurano la consegna contactless (senza contatto) da parte di corrieri a prova di sicurezza, con mascherina e guanti Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero