Tevere-Nera, pressing sulla Regione Sindaci in campo: non è nostro compito

Tevere-Nera, pressing sulla Regione Sindaci in campo: non è nostro compito
«Non siamo a favore della tassa Tevere-Nera, ma riconosciamo l'importanza del Consorzio e la sua funzione». Così il sindaco di Acquasparta, Giovanni...

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«Non siamo a favore della tassa Tevere-Nera, ma riconosciamo l'importanza del Consorzio e la sua funzione». Così il sindaco di Acquasparta, Giovanni Montani, che si fa portavoce del gruppo dei sindaci candidati alle elezioni del rinnovo del Cda del Consorzio, che si terranno il prossimo 20 settembre e che coinvolgeranno 35 comuni tra l'Umbria e il Lazio. Sindaci (Francesco Federici di Massa Martana, Gianluca Filiberti di Lugnano e Leonardo Zanini di Castiglione, oltre a Montani) schierati in difesa del Consorzio «per la sua funzione di tutela del nostro territorio e dell'ambiente, fronteggiando tutti quelli che sono i dissenti idrogeologici», prosegue Montani. Sulla questione della disuguaglianza fiscale, sollevata dagli abolizionisti, e recentemente rilanciata anche dalla Lega per contestare l'odioso balzello, la posizione dei primi cittadini è chiara, come spiega ancora Montani: «Anche noi siamo per un riequilibrio della pressione fiscale sui cittadini contribuenti e auspichiamo che questo aspetto basilare venga preso in considerazione dal nuovo consiglio d'amministrazione». Il ruolo dei candidati, però, una volta eletti, non è questo e Montani lo spiega chiaramente. «Il riequilibrio, sia chiaro, non spetta alle persone che verranno elette nel nuovo Cda, ma - sottolinea Montani - da organi legislativi, quali la Regione, che ha gli strumenti per agire in questi a direzione. In vista della rielezioni non c'entra niente la tassa, altrimenti è solo propaganda, i partiti devono fare la loro parte in Regione».


Nei giorni scorsi anche gli abolizionisti si sono rivolti alla Regione, ma per chiedere alla presidente Donatella Tesei di battere un colpo in direzione del cambiamento. L'assist agli abolizionisti è arrivato dalla Lega che in una nota ha usato gli stessi concetti chiave che da anni vengono cavalcati dagli abolizionisti per arrivare al «superamento della tassa». Una presa di posizione che ha creato scompiglio all'interno del Carroccio, mettendo in difficoltà sia il sindaco di Terni, Leonardo Latini, che la presidente dell'Umbria, Donatella Tesei. Per quanto la Lega abbia ricordato che in campagna elettorale il Carroccio si è speso per il superamento dell'odioso balzello, sia Latini che Tesei non si sono mai espressi apertamente verso questa direzione. Una contraddizione che ha permesso alle opposizioni di cavalcare la spaccatura.


Circa 90mila gli aventi diritto al voto (su 35 comuni), suddivisi in tre fasce in base all'importo della tassa versato ogni anno. Tassa che viene pagata dalle utenze, cantine o garage, solo a Terni e Narni Scalo. «Altro disparità all'interno dello stesso Consorzio», ha rimarcato nei giorni scorsi Moreno Montori, candidato con la lista no disuguaglianza fiscale in Umbria, che raccoglie l'eredità del vecchio comitato abolizionista. I candidati per la prima fascia della lista pro Consorzio sono: Massimo Manni (presidente uscente), Ortenzio Matteucci. Per la lista no disuguaglianze unico candidato è Moreno Montori. In fascia 2: Giovanni Ciardo, Riccardo Passagrilli e Carla Mora, per gli abolizionisti Gabriele Vacata. In fascia tre: Sergio Tamburini, Giuseppe Malvetani, Giuseppe Mascio e Ennio Proietti. Per quanto riguarda i sindaci, quelli candidati per combattere la disuguaglianza fiscale i sindaci in campo sono: Alessandro Romoli (Bassano in Teverina), Ivo Cialdea (Bomarzo), Antonio Liberati (Otricoli) Vincenzo Fazio (Attigliano).
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Il Messaggero