Confartigianato: «La burocrazia locale rischia di bloccare il bonus 110%»

Mauro Franceschini
PERUGIA - Un confronto tra la governatrice Tesei, il presidente di Anci Toniaccini, i sindaci, i rappresentati delle associazioni di categoria e degli ordini...

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PERUGIA - Un confronto tra la governatrice Tesei, il presidente di Anci Toniaccini, i sindaci, i rappresentati delle associazioni di categoria e degli ordini professionali per affrontare il nodo dell’accelerazione delle pratiche del cosiddetto “fascicolo casa”, cioè la documentazione necessaria ai privati per richiedere il contributo per la ristrutturazione degli immobili con il cosidetto superbonu 110%.

L’incontro è stato richiesto dalle associazioni di categoria per fare il punto sull’eccessiva lentezza con cui i Comuni umbri stanno rispondendo alle richieste della documentazione necessaria. In effetti i comuni dimostrano criticità nell’emissione dei documenti connesse con problemi strutturali di lungo periodo dovute alla mancata informatizzazione dei relativi processi ammnistrativi e lamentano difficoltà finanziarie e scarsità di personale. Il Presidente di Confartigianato Umbria, Mauro Franceschini, ha sottolineato come l’Umbria non possa permettersi di mancare questa occasione irripetibile «perché il meccanismo del 110% determina il recupero, la messa in sicurezza in particolare dal rischio sismico, il miglioramento energetico e la rigenerazione di immobili che altrimenti non verrebbero recuperati». Non solo. «Il rischio – afferma il Presidente Franceschini – è che di fronte a problemi oggettivi dei Comuni umbri, si diffonda un approccio passivo e rinunciatario all’accelerazione di questi processi burocratici, con il risultato che si finisca per perdere l’occasione del rilancio, ridurre la competitività territoriale e amplificare le disparità di prospettiva economica. A maggior ragione l’Umbria deve saper compiere uno sforzo ulteriore e in breve tempo per fare in modo che i nostri territori possano beneficiare del rilancio economico atteso dalla ripartenza dell’attività del settore edilizia. Sarebbe un errore fatale per l’Umbria che i Comuni si limitassero a lamentare le difficoltà, senza agire, occorre che predispongano immediatamente dei piani operativi di accelerazione burocratica e che, in collaborazione con la Regione e il Governo, trovino le risorse e le competenze per realizzarli».

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Il Messaggero