PERUGIA - Catiuscia Marini? «A parte la segnalazione della Cataldi dalla presidente non ho mai avuto altri nomi». Gianpiero Bocci? «Era la prima volta che...
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Torna indietro con la memoria, Duca, e ai pubblici ministeri Paolo Abbritti e Mario Formisano parla delle sue «difficoltà» e delle «tensioni» nell’ambiente: «In questi anni ho trovato alcune difficoltà. La nomina dei direttori, compresa la mia, è frutto di un acceso scontro politico. Il rapporto con l’Università non è sempre stato sereno e dopo il 2016 ci sono stati diverse tensioni per trovare un'intesa. La gestione del personale ha creato non pochi problemi - prosegue -. Quando ha assunto l'incarico c'erano 517 persone a tempo determinato, il cosiddetto lavoro flessibile che determinava criticità sull'organizzazione dello stesso in quanto si creavano improvvise scoperture quando i dipendenti che lavoravano tempo trovavano un posto a tempo indeterminato interrompendo il rapporto con l’Azienda».
Formalmente - ammette Duca - non ha mai contestato l’operato del suo predecessore Walter Orlandi perché «la norma consentiva lo sforamento per il personale a tempo determinato assunto dalle aziende sanitarie a condizione che ci fosse il pareggio di bilancio». A quel punto la Procura chiede a Duca se sapesse di «attestazioni mendaci nel bilancio dell’Azienda» e il manager spiega: «Posso dire che effettivamente c’era un problema in merito all’indicazione in bilancio di una somma pari a un milione e mezzo per la sperimentazione delle cellule staminali che doveva essere portata avanti dalle due Aziende ospedaliere dell’Umbria». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero