«Con un libro vi racconto la mia malattia»

«Con un libro vi racconto la mia malattia»
Un libro per raccontare una storia di trasformazioni e resilienza per fare immedesimare il lettore. Il sindaco Andrea Romizi, ieri, ha ricevuto a palazzo dei Priori il giovane...

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Un libro per raccontare una storia di trasformazioni e resilienza per fare immedesimare il lettore. Il sindaco Andrea Romizi, ieri, ha ricevuto a palazzo dei Priori il giovane umbro Christian Efrem Iori, autore del romanzo “Una battaglia lunga tutta una vita”.

Attraverso il personaggio di Chris, l’autore racconta del momento in cui, a soli trentadue anni, gli viene diagnosticata la sclerosi multipla. Una normalità che viene spazzata via dalla malattia ma, proprio come nella realtà, il protagonista non si lascia vincere dallo sconforto e inizia una battaglia contro la malattia. 
Ad accompagnare Christian anche la vice presidente del Consiglio comunale Roberta Ricci.
«Non si parla abbastanza di questa malattia –ha raccontato Christian nell’ufficio del primo cittadino -. Ecco perché ho deciso di raccontare la mia storia: ero un ragazzo normale che sognava una vita normale, che aveva progetti, e che, malgrado tutto, ha continuato comunque a farne, mentre la vita disegnava percorsi sconosciuti. Il messaggio che ho maturato e che ho cercato di esprimere nel mio libro, è un messaggio che lancio “forte e chiaro”: qualunque cosa accada noi dobbiamo essere pronti a reagire, perché la nostra reazione in funzione del problema, è molto più importante e determinate del problema stesso. Non ha importanza quello che accade, ma come lo si gestisce, perché anche dai momenti difficili possono, e devono nascere, bellissime opportunità. “Una battaglia lunga tutta una vita” – ha concluso Christian- nasce anche dall’esigenza di far capire ai giovani che le difficoltà che ognuno di noi vive, anche qualcun altro le ha affrontate prima di noi, e che la forza per reagire la si trova dentro di sé. Chris rappresenta a pieno il mio spirito resiliente e combattivo, mentre Moira, la sua fidanzata, ha lo stesso atteggiamento dolce ma costante e combattente di mia moglie». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero