Comune di Orvieto, nuova linfa agli uffici: 8 concorsi, 26 assunzioni nel 2021, 14 programmate per il 2022

Comune di Orvieto, nuova linfa agli uffici: 8 concorsi, 26 assunzioni nel 2021, 14 programmate per il 2022
Comune di Orvieto, una macchina sempre più efficiente. «Nel 2021 siamo tornati finalmente a mettere benzina nella macchina comunale che ora può finalmente...

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Comune di Orvieto, una macchina sempre più efficiente. «Nel 2021 siamo tornati finalmente a mettere benzina nella macchina comunale che ora può finalmente ripartire». Lo ha spiegato la sindaca Roberta Tardani a margine della conferenza stampa di fine/inizio anno che si è tenuta mercoledì 12 gennaio. 

Le assunzioni. «In questo ultimo anno, malgrado le difficoltà della pandemia - ha spiegato - sono stati portati a termine ben otto concorsi e ne è stato bandito un nono, per un istruttore direttivo informatico, che scade in questi giorni. Sono state 26 le nuove assunzioni a valere sulla programmazione 2020-2021 e 14 le assunzioni che abbiamo messo in programma nel 2022. Le nuove assunzioni hanno permesso un potenziamento degli uffici in settori nei quali erano state evidenziate delle criticità, come il settore tecnico divenuto strategico per cogliere le opportunità del Superbonus previsto dal Decreto Rilancio».

Uffici Tecnici e Superbonus. «La riorganizzazione degli uffici anche in questo settore ha così consentito di imprimere un’accelerazione tanto che nel 2021 sono state ben 316 le pratiche presentate connesse all’efficientamento energetico e agli interventi antisismici ma anche alle attività relative alla conformità urbanistica, requisito necessario per accedere al Superbonus. In campo edile - ha concluso - il Decreto Rilancio ha sicuramente rappresentato un importante volano di sviluppo invertendo in qualche modo la crisi del settore degli ultimi anni. In città si stanno aprendo molti cantieri e nel centro storico gli interventi riguardano maggiormente il rifacimento delle facciate e gli adeguamenti interni che contribuiranno a riqualificare anche il decoro urbano».
 

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Il Messaggero