Colussi: sì degli operai all'accordo, da gennaio fuori 64 addetti

Lo stabilimento Colussi a Petrignano di Assisi
ASSISI - I lavoratori della Colussi hanno votato ed hanno detto sì all'accordo e al piano sociale firmato in Confindustria giovedì 16 novembre. Al termine...

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ASSISI - I lavoratori della Colussi hanno votato ed hanno detto sì all'accordo e al piano sociale firmato in Confindustria giovedì 16 novembre. Al termine dello scrutinio: 292 sì, 96 no, 3 nulle e 6 bianche. Il piano prevede l'uscita di 59 operai e 5 impiegati: 64 in tutto. sui 450 dipendenti attuali della fabbrica di Petrignano. Un numero molto diverso dai 125 licenziamenti proposti un mese fa da da Colussi, ma decisamente vicino ai 60-90 esuberi di cui l'azienda aveva parlato ai sindacati in estate.

Soddisfatti anche Fai, Flai e Uila: «Ringraziamo tutti i lavoratori per la scelta responsabile fatta, che obbliga l’azienda ad un rigoroso rispetto di quanto è stato sottoscritto: investimenti, formazione e un'organizzazione del lavoro che riconosca il ruolo del lavoratore e il suo lavoro». 
E anche Colussi saluta con favore l'intesa. «L’accordo ha permesso di limitare molto le uscite - rimarcano dal gruppo alimentare - e fa seguito alla ribadita disponibilità di Colussi di procedere con il piano industriale che prevede oltre 15 milioni di euro di investimenti sul solo sito produttivo e oltre 80 milioni complessivi nel triennio 2017-2019. Nel dettaglio si è basato su: adozione di un nuovo modello organizzativo che prevede - tra le altre cose- un maggior ricorso al part time - laddove le esigenze produttive lo rendessero necessario; un programma di formazione e/o riqualificazione professionale straordinario - della durata di un quadriennio - finalizzato a soddisfare i fabbisogni formativi individuali alla luce delle nuove esigenze tecniche, produttive ed organizzative. La formazione coinvolgerà tutto il personale di stabilimento, ivi compresa la struttura intermedia e di staff, con un focus particolare in materia di qualità ed igiene della produzione, della salute e sicurezza dei lavoratori ma anche per lo sviluppo delle competenze per una maggiore polivalenza e polifunzionalità dei lavoratori».

Il gruppo Colussi ha inoltre ribadito la volontà di proseguire gli interventi per radicare sempre più la propria presenza sul territorio umbro «come dimostrano i progetti di filiera che hanno già permesso di superare i mille ettari coltivati a grano in Umbria impiegati nella produzione del gruppo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero