Coltellate in discoteca: otto feriti Due giovani arrestati dai carabinieri

Coltellate in discoteca: otto feriti Due giovani arrestati dai carabinieri
PERUGIA - Accoltellamento al Lido Club di Ponte San Giovanni alla periferia di Perugia. L’episodio è avvenuto nella sala da ballo del locale durante la notte tra...

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PERUGIA - Accoltellamento al Lido Club di Ponte San Giovanni alla periferia di Perugia. L’episodio è avvenuto nella sala da ballo del locale durante la notte tra lunedì e martedì, intorno alle 3.30, quando sono rimaste ferite otto persone. Due di queste, gli albanesi Renato Bakalli (30 anni) e la compagna Alexandra Calaman (32), sono state arrestate in flagranza di reato dai carabinieri. Per lui l’accusa è di tentato omicidio, meno gravi le contestazioni mosse alla donna di lesioni gravi (reato dal quale dovrà difendersi anche Bakalli).


Secondo le testimonianze sono stati loro a tirare fuori i coltelli dopo alcune provocazioni a un gruppo di ragazze che stava ballando. Tra queste c’era anche l’ex fidanzata di Bakalli. Quest’ultimo e la Calaman sono stati bloccati dai carabinieri a bordo di una Mercedes Classe A mentre si stavano allontanando dal locale che si trova in via del Ponte Vecchio: la pattuglia del radiomobile li ha intercettati a poche centinaia di metri di distanza all’incrocio tra via Manzoni e via Nino Bixio. Quando l’albanese è sceso dalla macchina, senza maglietta e con le mani imbrattate di sangue, ha provato a spiegare ai carabinieri di essere sfuggito a un aggressione. All’ospedale, in ogni modo, ci sono finiti anche loro con prognosi di 30 giorni.

Stando alla ricostruzione dei militari di Ponte San Giovanni (diretti dal luogotenente Mirko Fringuello) i due si sono avvicinati a un gruppetto di ragazze che stava ballando al centro della pista. Dopo qualche provocazione sono volate le prime spinte, finché Bakalli e la Calaman hanno tirato fuori le lame. C’è un testimone pronto a giurare che l’uomo nascondesse il coltello nella tasca dei pantaloni mentre la compagna ce l’aveva all’interno della borsetta. Sono vibrati i primi fendenti, nel parapiglia c’è stato qualcuno che ha provato a mettersi in mezzo per sedare la lite ma è stato comunque aggredito. Non sono mancati calci e pugni. Bakalli è stato notato mentre aggrediva con il coltello il collo e la schiena di un rivale. Circostanze ricostruite nell’immediatezza dagli investigatori ma chiaramente al vaglio del pubblico ministero Anna Maria Greco che coordina le indagini. Perfino il deejay della serata è stato aggredito a coltellate.


Nella confusione la coppia di indagati ha trovato il momento giusto per tagliare la corda e si è allontanata dalla discoteca ma pochi istanti dopo la segnalazione era già rimbalzata alla centrale operativa dei carabinieri. Otto persone, come detto, sono finite in ospedale. Oltre ai due arrestati al pronto soccorso - al Lido Club sono intervenute due ambulanze - sono state medicate anche tre ragazze e un giovane, tutti originari della Romania, più un altro gruppetto di albanesi che si è presentato in maniera autonoma al Santa Maria della Misericordia per chiedere aiuto. Ferite da taglio al gomito oppure all’avambraccio, alle mani e alle spalle. Il giovane che ha riportato ferite al collo e alla schiena viene giudicato guaribile in tre settimane, le altre prognosi oscillano dai 7 giorni al mese. Nel corso delle testimonianze acquisite sono stati compilati anche i verbali di un avventore del locale e di due contitolari della società che gestisce la discoteca. Entrambi gli arrestati sono difesi dall’avvocato Daniela Paccoi: «E’ la seconda rissa in poco tempo a Ponte San Giovanni, quest’ultima più grave - ha spiegato l’avvocato penalista -. L’altra volta una delle ragazze si era messa a litigare e poi sono intervenuti gli uomini per prendere le difese delle donne, chissà se è andata così anche stavolta». Nei prossimi giorni è in programma l’interrogatorio degli arrestati, per il momento a disposizione dell’autorità giudiziaria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero