Coltellate al poliziotto dell'antidroga Pregiudicato tunisino patteggia e viene rispedito subito a casa

Coltellate al poliziotto dell'antidroga Pregiudicato tunisino patteggia e viene rispedito subito a casa
TERNI - Due anni e sei mesi di reclusione e l'immediata espulsione. Con tanto di accompagnamento alla frontiera di Fiumicino per essere certi che raggiunga il suo paese....

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TERNI - Due anni e sei mesi di reclusione e l'immediata espulsione. Con tanto di accompagnamento alla frontiera di Fiumicino per essere certi che raggiunga il suo paese. E' la condanna patteggiata da Amor Layouni, il tunisino di 19 anni accusato delle due pesanti aggressioni a colpi di coltello nei confronti del superpoliziotto, Claudio Nannini. Il sovrintendente capo dell'antidroga fu vittima, nel luglio scorso, di ben due violenti attacchi ad opera dello stesso 19enne, con una sfilza di precedenti penali. Per Nannini un ricovero in ospedale e ferite che lo costringeranno ad un lungo periodo di malattia. Al termine degli accertamenti medici il poliziotto dell’antidroga verrà dimesso dall’ospedale con una prognosi di guarigione di 90 giorni e dovrà affrontare un delicato intervento chirurgico.  Lo straniero era rinchiuso a Sabbione dal luglio scorso, dopo la seconda aggressione andata in scena a Borgo Bovio in una torrida domenica d'estate. Che costrinse il poliziotto ad una lunga degenza.  Il patteggiamento è stato concordato tra l'avvocato Francesco Mattiangeli, legale del tunisino, e il pm Camilla Coraggio. Al termine del'udienza lo straniero è stato rispedito a casa. Soddisfatto Massimo Proietti, legale di Claudio Nannini: «A noi sta a cuore la sicurezza pubblica del territorio, l’unico risultato che ci interessava era quello punitivo, di giustizia, a tutela della sicurezza». 

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Il Messaggero