Colpo da film a Corciano: strade bloccate e un furgone come ariete. Ecco come è entrata la banda a caccia di firme

La sede della Ltc a Taverne di Corciano
CORCIANO - Hanno organizzato il colpo nei minimi dettagli. Alla Ocean's eleven. Rubato furgoni, bloccato le strade, sfondato un ingresso. Ma non hanno fatto i conti con i...

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CORCIANO - Hanno organizzato il colpo nei minimi dettagli. Alla Ocean's eleven. Rubato furgoni, bloccato le strade, sfondato un ingresso. Ma non hanno fatto i conti con i tanti sistemi di allarme di cui si è dotata la ditta. Così quello che poteva essere il furto del mese, tolti i danni, pare possa essersi rivelato un mezzo flop, almeno rispetto alle aspettative. «Hanno fatto il bregno», dicono i ben informati a Corciano, dopo che la zona di Taverne è stata svegliata a suon di allarmi e sirene spiegate quando era ancora buio.

È successo tutto in pochi minuti ieri mattina intorno alle quattro e mezza, quando una banda di ladri super organizzati, forse una decina, è riuscita ad accedere per 300 secondi all'interno del magazzino della Lct di Taverne di Corciano, azienda che si occupa di logistica nel campo della moda e del fashion. Tradotto: calzature e abbigliamento di note e blasonate griffe. Ma il colpo è partito poche ore prima, quando a Perugia la banda ha rubato quattro furgoni: tre mezzi sono serviti per bloccare, piazzandoli in mezzo alla strada, le vie di accesso a via Firenze, sede della ditta. In caso di arrivo delle forze dell'ordine, insomma, i ladri si erano premurati di ritardare il loro intervento chiudendo l'area, sia da Corciano paese che dalla vicina via Gramsci e quindi dalla superstrada, distante solo quattro chilometri.


L'altro furgone, invece, è stato utilizzato come ariete, lanciato a tutta velocità contro l'ingresso del magazzino, usato come deposito delle merce, dopo che a mano è stata alzata la cancellata d'ingresso. Insomma, un colpo davvero ben ingegnato e studiato, come confermato da chi la mattina si è trovato lì. Una volta dentro, però, sono scattati i tantissimi allarmi che la ditta ha collegato a società di sorveglianza e alle forze dell'ordine, polizia e carabinieri. Quindi dalle varie centrali operative è risuonato l'alert dell'accesso decisamente non autorizzato. E da via Ruggia sono partite immediatamente le pattuglie dei carabinieri. In cinque minuti, dalla superstrada si sono avvicinate le sirene: 300 secondi in cui i ladri, nonostante una pianificazione da film, sono riusciti a prendere solo i pacchi accanto all'ingresso. Scatoloni piccoli, seppur diversi, e non, pare, quelli contenenti la merce più pregiata per conto di clienti “top level”. Al suono delle sirene e ai flash dei lampeggianti in avvicinamento, insomma, i ladri non sarebbero arrivati alle merci più preziose a cui probabilmente invece puntavano e a bordo di due furgoni sono scappati. Facendo perdere le proprie tracce: o fuggendo verso le diverse entrate della vicina superstrada o seguendo strade interne, meno a rischio di telecamere. Telecamere, tra l'altro, posizionate in gran numero agli ingressi della Lct, che hanno permesso di ricostruire i pochi minuti di azione della banda, coadiuvando così nelle indagini i carabinieri della Compagnia di Perugia e quelli della Sezione Rilievi del Nucleo investigativi, che hanno lasciato Taverne intorno all'ora di pranzo. Con i fabbri messi subito al lavoro per riparare l'entrata e la proprietà impegnata a fare una quantificazione delle merce rubata e a ringraziare le diverse precauzioni di cui ha dotato il magazzino. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero