Collestatte, dopo la bandiera rossa sul monte ora spunto lo striscione: «Ce la fa' Remo»

Collestatte, dopo la bandiera rossa sul monte ora spunto lo striscione: «Ce la fa' Remo»
Non bastava la bandiera rossa della discordia. Adesso ci si mette anche lo striscione in dialetto ternano. E così la montagna 'Penna di Cocchi' diventa baluardo...

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Non bastava la bandiera rossa della discordia. Adesso ci si mette anche lo striscione in dialetto ternano. E così la montagna 'Penna di Cocchi' diventa baluardo della resistenza al Coronavirus, ma anche pomo della discordia della sinistra ternana, o quel che ne resta. Il Primo Maggio fu caratterizzato dalle polemiche tra il comitato di Collestatte e Torre Orsina e il sedicente gruppo clandestino 'Valnerina ribelle' che aveva rivendicato con orgoglio l'atto di aver issato il drappo rosso non ufficiale a seicento metri d'altezza, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia. Non la stessa bandiera portata ogni anno dal comitato storico che infatti si era subito dissociato. Ma tra i lecci vicino alla Cascata delle Marmore adesso c'è un nuovo misterioso striscione, appeso tra i rami da non si sa chi. Porta un messaggio di speranza e resilienza, un invito alla tenacia in dialetto ternano che dice 'Ce la fà...Remo #2020'. Ma tra Collestatte e Torre Orsina, un tempo storica roccaforte comunista, il giallo non si placa. Chi ha portato sul ripido sperone quello striscione? L'unico indizio sembra essere il nastro blu di nylon con cui è stato legato tra i rami. Non basta per risalire ai 'colpevoli'. Che siano gli stessi che hanno issato il Primo Maggio la bandiera rossa della discordia? O forse un nuovo manipolo di arditi e ribelli? Si parla di veri e propri appostamenti notturni, per stanare i ribelli montanari. Gli indizi portano a tre giovani del luogo, uno addirittura con simpatie di destra. Succede anche questo in quella che fu, una volta, una storica roccaforte della sinistra ternana. Dove oggi la destra minaccia denunce e le indagini si fanno serrate. Tra depistaggi e false piste, il mistero raddoppia. Dopo la bandiera, anche lo striscione. Non c'è pace tra il bosco di Collestatte.
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Il Messaggero