Claudio Cicchella è il nuovo procuratore di Spoleto

Claudio Cicchella
Ratificata all'unanimità dal plenum del Csm la nomina di Claudio Cicchella a procuratore di Spoleto. In magistratura dal 1986, 34 anni e sette mesi con indosso la toga,...

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Ratificata all'unanimità dal plenum del Csm la nomina di Claudio Cicchella a procuratore di Spoleto. In magistratura dal 1986, 34 anni e sette mesi con indosso la toga, secondo la commissione incarichi direttivi è senza dubbio il profilo «più idoneo per attitudini e merito» rispetto agli altri concorrenti a ricoprire la poltrona di capo della terza Procura dell'Umbria. Viene definito un «magistrato eccellente ed equilibrato», organizzatore e problem solver capace di intrattenere «rapporti cordiali ma istituzionali con gli avvocati».

Nel corso della sua lunga carriera Ciccella è stato pretore a Cittaducale e a Rieti, giudice del tribunale per i minorenni di Perugia e poi sostituto in Procura dal 2001 al 2017, quando ha lasciato per trasferirsi in Procura generale (dove per sette mesi è stato reggente). In Procura a Perugia ha trattato procedimenti riguardanti reati fallimentari, societari e finanziari. Come pm applicato alla Dda è stato assegnatario di procedimenti relativi a gravi fatti inerenti al traffico di stupefacenti, anche con implicazioni transnazionali. Ha anche fatto parte del gruppo di lavoro relativo alla criminalità economica e informatica, contrastando i reati contro la pubblica amministrazione e in materia di criminalità economica.

Nel report viene definito «un magistrato dalle notevoli doti professionali, sia per quanto attiene alla preparazione e al costante aggiornamento legislativo e giurisprudenziale, sia per ciò che concerne le capacità di organizzazione del lavoro, proprio e dei collaboratori. Nello svolgimento delle varie e diversificate funzioni esercitate ha dao prova di saper individuare soluzioni organizzative e gestionali che hanno meritato l’approvazione dei dirigenti degli uffici e condotto a risultati assai apprezzabili in termini di efficienza ed efficacia della funzione giurisdizionale. Inoltre la lunga esperienza di sostituto procuratore gli ha consentito di acquisire una completa conoscenza di tutti gli aspetti dell’attività del magistrato requirente». E ancora: «È un magistrato eccellente per cultura giuridica ed equilibrio che svolge il lavoro con interesse e disponibilità, proponendo soluzioni innovative e utili. Brillante in udienza, le sue argomentazioni vengono apprezzate dalla Corte, anche quando non condivise, molto apprezzato e ben voluto dal personale amministrativo, col quale si sa rapportare, con signorile cordialità. La sua esperienza da sostituto in una Procura impegnata, impegnativa e di tutto rispetto come quella di Perugia, si è completata e affinata, rendendolo più che idoneo, a dirigere qualsiasi ufficio giudiziario».

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Il Messaggero