Cittadella giudiziaria a Perugia, finalmente c'è il bando per il progetto: ecco cosa prevede

L'area dove sorgerà la cittadella giudiziaria di Perugia
PERUGIA - Anni di progetti, di annunci, di tira e molla burocratici e ora, finalmente, il primo vero passo per la realizzazione della cittadella giudiziaria di Perugia. La fase...

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PERUGIA - Anni di progetti, di annunci, di tira e molla burocratici e ora, finalmente, il primo vero passo per la realizzazione della cittadella giudiziaria di Perugia. La fase esecutiva entra nel vivo con la pubblicazione del bando per la progettazione di fattibilità tecnico economica dell’ex carcere femminile di piazza Partigiani, dopo la firma della convenzione tra Agenzia del demanio e Ministero della giustizia dello scorso 29 giugno.

«L’iniziativa - come conferma una nota del Demanio - comprende gli ex complessi carcerari di Perugia - Carcere Maschile, Femminile e Padiglione Paradiso - dismessi nel 2006 dall’uso istituzionale, che saranno oggetto di riqualificazione e restauro per essere adibiti a funzioni giudiziarie».
Un progetto di rigenerazione urbana molto atteso in città, sia per una riqualificazione degli immobili abbandonati in pieno centro che per una riorganizzazione degli spazi destinati alla giustizia, fonti di disagi e polemiche infiniti. Tra aule piccole e disfunzionali e uffici dislocati in punti troppo distanti della città, senza voler considerare i costi per le casse pubbliche.
«Si restituisce al territorio un’area riqualificata nel segno della qualità e della sostenibilità ambientale, in luogo di un’area in abbandono – spiega ancora l'Agenzia del demanio -, una Cittadella della Giustizia accessibile, simbolo di legalità, permeabile ed integrata con la città.
Un intervento in grado di generare anche significativi risparmi di spesa pubblica, legati all’abbattimento dei costi per gli affitti passivi pagati dal Ministero della Giustizia e al taglio del costo dell’energia grazie alla realizzazione di nuove infrastrutture a basso impatto, ad alta efficienza ed elevato grado di automazione nella gestione degli impianti, nonché ad alta qualità ambientale, sia in termini di soluzioni indoor che di sviluppo delle aree verdi esterne».
Il progetto prevede due fasi progettuali: la prima riguarda l’ex carcere femminile (quasi 11mila metri quadri tra via Torcoletti, via del Parione, via Cantamerlo e via del Giardino) che ospiterà la sede della procura e della polizia giudiziaria. L’importo a base di gara per il servizio di progettazione per il restauro e la rifunzionalizzazione è di 682.120,58 euro e la data di scadenza per la presentazione delle offerte è il prossimo 7 ottobre.


La seconda fase riguarda il progetto di rifunzionalizzazione dell’ex carcere maschile e del padiglione Paradiso, già seguito dalla struttura per la Progettazione dello stesso Demanio, che verrà sottoposta alle valutazioni del ministero della Cultura: previsto che l’esecuzione dei lavori sia contestuale a quelli del carcere femminile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero