Città di Castello, ragazzino accoltellato nel parcheggio di una discoteca

Polizia a CIttà di Castello in una foto d'archivio
Accoltellato nel parcheggio di una discoteca. Un minorenne in ospedale...

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Accoltellato nel parcheggio di una discoteca. Un minorenne in ospedale per l'ennesimo litigio in un sabato notte che avrebbe dovuto essere di svago e divertimento. Un ragazzino trasportato al pronto soccorso dal 118 con un braccio lacerato da una ferita «importante» a quanto si apprende. Una parola di troppo, un'occhiata insistita, la rivalità tra gruppi. Uno “sgarbo” sufficiente per armare la mano e scagliarsi contro un coetaneo. Una vicenda delicatissima per l'età dei protagonisti, adesso sotto la lente dei carabinieri. Ma a certi frequentatori delle notti altotiberine basta poco per perdere la tramontana. E passare alle vie di fatto. Si ricorda di tre contusi, due maschi ed una femmina, per la scazzottata nel tentativo di conquistare il posto migliore sotto al palco di un rapper. Fece scalpore la rissa scoppiata all'esterno di un locale da ballo. Il parapiglia coinvolse diverse persone, tutte giovani, alcune delle quali rimasero contuse. In tre dovettero ricorrere alle cure dei sanitari. Gli accertamenti consentirono di identificare una decina di ragazzi, dai 20 ai 25 anni. Alcuni erano del Perugino, altri arrivati dalla provincia di Arezzo. Nei loro confronti il questore di Perugia, Giuseppe Bellassai, emise un Daspo urbano che ne impediva il ritorno in zona per un periodo variabile dai 18 ai 24 mesi. Le indagini ricostruirono puntualmente il litigio, scoppiato per futili motivi mentre era in atto un controllo anti Covid, essendo da poco alle spalle i tempi durissimi del lockdown. Durante il sopralluogo dal quale presero il via le indagini fu rinvenuta e sequestrata una lama di circa dieci centimetri. Ma anche una sagra di paese ha conosciuto momenti di panico e paura con un 19enne finito in ospedale per un violento pestaggio. Accerchiato, aggredito con calci e pugni, riportò la frattura del naso e della mandibola. In considerazione «della pericolosità dei ragazzi e della gravità dei fatti» ai responsabili venne notificato l'avvio del procedimento per il Daspo Willy.

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Il Messaggero