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Sequestro di persona, violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia: con queste accuse si ritrova sotto processo a Perugia un romeno di 47 anni imputato per aver «maltrattato la moglie ingiuriandola, percuotendola, minacciandola, sottoponendola a vessazioni fisiche e psicologiche, così da provocarle prostrazione ed avvilimento». Durante l’udienza che si è celebrata ieri mattina davanti al Terzo Collegio è stata sentita la persona offesa.
Il processo viene celebrato a porte chiuse. Secondo la Procura la donna è stata «minacciata di morte» dall’imputato che «intratteneva apertamente una relazione sentimentale con un’altra donna».
«Faceva mancare i mezzi di sussistenza alla figlia di dieci anni - spiega la Procura - non versando per mesi alcuna somma per il suo mantenimento, non pagando il canone di affitto né le utenze domestiche e non contribuendo minimamente alla vita familiare». Viene contestata anche la violenza sessuale: «Facendo valere la maggiore mole e forza fisica ha trascinato la persona offesa prima in bagno e poi in camera, costringendola ad avere un rapporto». Nel maggio 2019, invece - è sempre l’accusa - «l’ha spinta con violenza fuori dal balcone dell’abitazione, ha chiuso la porta-finestra e le ha impedito di rientrare in casa per circa quattro ore».
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