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PERUGIA - La Cgil ha inviato una proposta alla Regione per sollecitare la pianificazione del «fondamentale coinvolgimento» dei medici di medicina generale nella campagna vaccinale anti Covid-19. «Attualmente - ha scritto, fra l'altro la Cgil alla Regione - si sta inoculando il vaccino della Pfizer che per le modalità di conservazione (- 70/80 gradi) può essere utilizzato solo dalle strutture sanitarie in possesso delle giuste attrezzature (ospedale e Usl), proprio in questi giorni l'Aifa ha autorizzato il vaccino dell'azienda americana Moderna, che deve essere mantenuto a -20 gradi, o in frigo a ad una temperature che va dai 2 ai - 8 gradi, per 30 giorni stabilmente. Con questo vaccino, disponibile presumibilmente dai primi giorni di febbraio, quando tutti i medici di medicina generale, il personale di supporto sanitario e amministrativo saranno immunizzati, si potrebbe vaccinare il residuo degli ultraottantenni e successivamente, secondo le dosi disponibili, tutta un'altra fascia di popolazione che va dai 60 agli 80 anni, presumibilmente un lavoro che potrebbe concludersi entro circa 30 giorni».
Il Messaggero