Cerimonia del 4 novembre Mismetti: “Forte legame fra Foligno e le Forze armate”

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FOLIGNO - “Il 4 novembre, giornata nazionale della Unità...

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FOLIGNO - “Il 4 novembre, giornata nazionale della Unità nazionale e delle Forze Armate, riveste quest’anno, se possibile, un significato ancora più profondo: l’Italia centrale, in particolare Umbria, Lazio e Marche sono state colpite da un terremoto che ha tornato a ferire le nostre comunità, con la perdita di tanti connazionali e di molti simboli della nostra storia e tradizione”. Lo ha detto il sindaco di Foligno, nel corso della cerimonia del 4 novembre, presenti, tra gli altri, il comandante del centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito, generale Luca Covelli, il comandante provinciale dei carabinieri, Cosimo Fiore, il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Borscia, il senatore Luciano Rossi. “Con il suo carattere di ricorrenza dell'Unità nazionale e di festa delle Forze Armate, il 4 novembre è la testimonianza esplicita del legame davvero stretto e intenso tra il Paese e la sua componente militare; uomini e donne che oggi prestano servizio esattamente come i soldati che combatterono, un secolo fa, nel più terribile conflitto europeo – ha proseguito Mismetti – con la Costituzione questo sentimento di vicinanza è divenuto ancora più forte: è la Repubblica tutta intera, frutto della libera decisione dei cittadini, a rivolgere il suo grazie alle Forze armate. Se è forte il legame fra le Forze armate e il Paese è, se possibile, ancora più forte il rapporto fra Foligno e la sua caserma, anche nelle emergenze che, nel tempo, hanno segnato la storia della nostra città, ieri, come oggi. Nel 1997 la caserma ospitò le scuole dopo la grave situazione dettata dalle continue scosse sismiche. Oggi la stessa caserma è diventata la scuola per tanti ragazzi, dopo la chiusura temporanea di alcune parti della scuola media Carducci”. Mismetti ha ricordato che “purtroppo oggi non potrò consegnare la Costituzione e la bandiera italiana ad una rappresentanza di studenti di 16 anni per la chiusura delle scuole. Lo farò il 22 novembre in occasione dell’anniversario del primo bombardamento aereo su Foligno. E ricorderò loro l’impegno dei militari per mantenere la pace e aiutare la popolazione nelle fasi di crisi”. Nel suo intervento il generale Covelli ha ricordato, tra l’altro, che le Forze Armate sono “sempre vicine alla popolazione perché fanno parte della popolazione”.
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Il Messaggero