PERUGIA Ergastolo per i killer, sei anni per la basista e processo per il terzo uomo. Dopo oltre cinque ore di accorata...
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Dopo oltre cinque ore di accorata requisitoria, il pubblico ministero Claudio Cicchella ha fatto queste richieste al giudice che il 22 giugno dovrà decidere su Alfons Gjergji, Artan Gioka, Ndrec Laska, i tre albanesi accusati dell’omicidio di Sergio Scoscia e Maria Raffaelli, uccisi dopo una rapina nell’aprile 2012, traditi (secondo le accuse) da Marjana Perdoda, l’amica di Sergio e compagna di Gioka, che avrebbe fatto da basista, indicando la casa di Cenerente come obiettivo del colpo. Gioka e Laska, con i loro legali Patrizia Conti, Claudio Caparvi e Daniela Paccoi, insieme a Marjana (difesa da Vincenzo Rossi) hanno chiesto il rito abbreviato per ottenere uno sconto di pena. Gjergji, invece, assistito dall’avvocato Luca Maori, nega qualsiasi coinvolgimento nell’omicidio del 5 aprile a Cenerente. «Contro di lui - ha spiegato Maori - solo le dichiarazioni di Gioka e Laska, ma Alfons non era con loro quella notte». Chiesto anche un incidente probatorio sul navigatore dell’albanese, che però il giudice ha rigettato. Durante l’ultima udienza, il 22, parleranno le parti civili (l’avvocato Alessandro Vesi per la famiglia Scoscia e Luciano Ghirga per il Comune di Perugia). Per quella giornata è attesa la sentenza.
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Il Messaggero