Le castagne umbre al centro di uno studio per valorizzarne gli utilizzi. Ieri a Todi un affollato consumer test

Le castagne umbre al centro di uno studio per valorizzarne gli utilizzi. Ieri a Todi un affollato consumer test
TODI - Si è svolto ieri pomeriggio un evento volto alla valorizzazione delle produzioni di castagne e marroni autoctoni della regione, organizzato dal Parco Tecnologico...

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TODI - Si è svolto ieri pomeriggio un evento volto alla valorizzazione delle produzioni di castagne e marroni autoctoni della regione, organizzato dal Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria in collaborazione con l’Istituto agrario “Ciuffelli-Einaudi” di Todi, che ha ospitato l’appuntamento. I presenti, invitati a partecipare gratuitamente, hanno assaggiato alcuni prodotti da forno e di pasta fresca tutti realizzati con farina di castagne. Un vero Consumer Test che ha visto la presenza delle stesse aziende coinvolte nella realizzazione delle pietanze proposte, valutate puntualmente in maniera analitica e successivamente descritte dai singoli produttori. Tra questi l’Antico Pastificio Colasanti di Terni e L'antico forno Argenti di Ferentillo.

L’evento proposto a Todi nasce all’interno di un progetto pilota legato allo studio delle potenzialità delle produzioni di castagne e marroni dell’Umbria, sviluppato da 3A-PTA nell’ambito delle iniziative promosse in seno al Servizio di “Salvaguardia della Biodiversità regionale di interesse agrario”. Lo stesso sta infatti portando avanti vari progetti tesi alla valorizzazione commerciale di quelle varietà ortofrutticole e specie animali autoctone ad alto rischio di erosione genetica. Se non si coltivano più certe piante e si è smesso di allevare alcune razze, spesso è perché queste si sono dimostrate meno interessanti per i produttori che hanno trovato maggiormente redditizie altre scelte; per bloccare il circolo vizioso e salvare alcune tipicità uniche della nostra regione la strada più efficace risulta quella dell’educazione dei consumatori, invitati a riscoprire sapori unici uniti spesso a caratteristiche nutrizionali eccezionali.

«L’intento specifico dell’incontro di ieri - spiegano gli organizzatori - è quello di stimolare una riflessione sull’utilizzo di un prodotto di stagione che vada oltre il consumo fresco e coinvolga castanicoltori e consumatori, passando attraverso anche quanti possono essere interessati e coinvolti lungo tutta la filiera come aziende di trasformazione ma anche del settore ristorazione». In particolare si sono assaggiate pane, pasta fresca e biscotti realizzati con farina di castagne, oltre a una pasta fresca rifilata al bronzo con ripieno di castagne.

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Il Messaggero