Terni. Caso Tct, 20 i lavoratori saranno assunti in Ast

Terni. Caso Tct, 20 i lavoratori saranno assunti in Ast
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LA VERTENZA

«Possiamo dire, dopo nove mesi dall'inizio della vertenza Tct, di aver ottenuto un risultato che non era né facile né certo». Sono soddisfatte le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Fismic di Terni della comunicazione da parte di Acciai speciali Terni dell'assunzione, a partire da marzo, di 20 lavoratori dei circa 40 dell'azienda che per Ast tagliava tubi e che per la cessazione dell'attività si trovano in cassa integrazione straordinaria da maggio scorso. Il cavaliere Arvedi, quindi, non è venuto meno all'impegno preso quando aveva definito lo stabilimento di viale Brin casa comune'. L'imprenditore di Cremona ed il management locale hanno anche confermato che il processo di assunzione terminerà quando saranno chiamati tutti i lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali. «Un atto non scontato - sottolineano i rappresentanti dei lavoratori - e che non era obbligato da contratti o leggi in essere». Ma soprattutto salvaguarda i livelli salariali e professionali. «Inizia un nuovo percorso per almeno 20 lavatori - rileva Emilio Trotti della Fim Cisl - che si concluderà con con la riassunzione di tutti quanti. Avranno un contratto a tempo indeterminato con la salvaguardia del salario, ossia li riassumeranno con l'inquadramento professionale che avevano prima». «Un impegno che la dirigenza si era presa da diverso tempo - commenta Marco Bruni della Rsu Fismic - ed e' importante per ridare occupazione a queste persone professionalmente valide, poi all'interno di Ast il personale serve perché stiamo mettendo avanti linee nuove e siamo un po' carenti d'organico». In precedenza, invece, una decina di operai erano stati assunti nelle società di Gino Timpani. «Riconosciamo alla famiglia Timpani - evidenziano i sindacati - di essersi fatti carico di una parte di lavoratori che sono stati riassorbiti nelle aziende del gruppo». Fim, Fiom, Fismic ringraziano «i lavoratori della ex Tct per aver sostenuto in tutti questi mesi il percorso sindacale condiviso nelle tante assemblee e mobilitazioni. Sin dai primi giorni della vertenza abbiamo chiesto che, dentro una mera diatriba commerciale e più in generale dentro una visione strategica della filiera del tubo, venissero salvaguardati i lavoratori». Un ringraziamento va anche «ai lavoratori del Tubificio che hanno compreso la portata delle nostre iniziative per tenere insieme e difendere l'intera filiera del tubo».

Infine i sindacati considerano «il buon esito della vertenza uno stimolo a difendere l'occupazione di questo territorio, già troppe volte colpito da chiusure aziendali con i lavoratori che hanno pagato sempre il prezzo più alto».

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Il Messaggero