Terni. Case popolari, muffa e rovi: «Non paghiamo più l'affitto»

Terni. Case popolari, muffa e rovi: «Non paghiamo più l'affitto»
IL CASO Muffa, umidità e infiltrazioni d'acqua stanno rendendo la vita impossibile ai condomini della palazzina Ater di via della Cooperazione 43. Nonostante da tempo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

IL CASO

Muffa, umidità e infiltrazioni d'acqua stanno rendendo la vita impossibile ai condomini della palazzina Ater di via della Cooperazione 43. Nonostante da tempo stiano denunciando questi problemi, l'ente proprietario, a parte uno o forse due pronti interventi "tampone" che non hanno risolto nulla, poco o niente avrebbe fatto. Ora la pazienza degli abitanti è arrivata al limite. «O fanno i lavori o non paghiamo più l'affitto» arrivano a dire i residenti che anche quest'anno, «come tutti gli anni» rimarcano, hanno subito un aumento dei canoni di locazione. La situazione più critica si ha nei garage dove «quando piove raccontano l'acqua cola sopra le plafoniere o sugli interruttori della luce. Non a caso le plafoniere sono state tolte da tempo e ora, dove funzionano, sono rimaste solo le lampadine».

Sugli interruttori si vedono i segni dell'acqua che è penetrata dalle pareti. «Quando qualche tempo fa, dopo diverse segnalazioni, è venuta una ditta racconta uno dei condomini ha fatto le foto e ha tolto l'interruttore lasciando solo la scocca. il problema non si è risolto: l'acqua cola da altre parti e su altri interruttori». I residenti spiegano che «l'acqua si insinua in particolare su un interruttore che alimenta, tra l'altro l'ascensore, le antenne e le parti comuni del palazzo, e lo fa saltare. A ogni pioggia dicono siamo costretti a scendere 3 o 4 volte per riattaccare la luce». Un abitante ricorda che qualche tempo fa fu rifatto un tratto di guaina impermeabile «ma il lavoro o è stato fatto male - afferma - o è insufficiente o l'acqua sta penetrando da un'altra parte visto che nei garage piove più di prima». Una residente ne fa anche una questione di sicurezza: «I garage sono bui. Io stessa ho paura e difficoltà a parcheggiare la sera dice i locali sono oscuri e qualcuno la notte ci viene a spacciare o a bivaccare. Diverse volte abbiamo trovato bottiglie di birra o siringhe o altro negli sgabuzzini». I garage non sono l'unica criticità di questo palazzo a nove piani, costruito nei primi anni '90 e abitato da più di una trentina di famiglie con bambini, anziani e anche persone con disabilità. Nel muro perimetrale, infatti, si scorgono altre infiltrazioni d'acqua, crepe e negli appartamenti a nord c'è la muffa, «e non certo - tiene a precisare una residente - perché non arieggiamo i locali. Nel mio appartamento, esposto a nord, almeno un paio di volte l'anno ritinteggiamo a nostre spese. Negli infissi passano talmente tanti spifferi che si spostano le suppellettili». A preoccupare gli abitanti anche lo stato di un fosso che si trova a confine con il giardino condominiale: da tempo non viene ripulito e si presenta colmo di rovi ed erba alta più di un metro. I residenti raccontano di aver visto uscire da lì rettili e topi. «Se dovesse arrivare una bomba d'acqua dicono con il fosso in quelle condizioni, l'acqua ci sommergerebbe». Adesso la misura è colma. «Non siamo ascoltati» lamenta ancora il residente mentre un altro racconta che «sono almeno tre i verbali dell'assemblea di condominio che inviamo all'ente nel quale elenchiamo le criticità a cui però nessuno ha mai risposto». Un silenzio che indigna e indispettisce i condomini che, ormai esasperati, alzano il livello della loro denuncia: «Siamo esasperati. Se non partono i lavori, noi non paghiamo più l'affitto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero