Caro gas, verso la chiusura della piscina di Borgo Bovio

Caro gas, verso la chiusura della piscina di Borgo Bovio
TERNI Il caro energia piega le piscine. Una mazzata più grande di quella della pandemia. I costi di gestione e i consumi di energia per mantenere le strutture aperte sono...

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TERNI Il caro energia piega le piscine. Una mazzata più grande di quella della pandemia. I costi di gestione e i consumi di energia per mantenere le strutture aperte sono di gran lunga superiori a quelli di altre attività sportive. I gestori, che ancora tengono i denti stretti e resistono, sono seriamente preoccupati per il futuro. «La situazione è grave rivela Giuseppe Trastulli dell'asd Azzurra che gestisce le piscine comunali di Campitello e Borgo Bovio dobbiamo ridefinire un piano finanziario con la commercialista da presentare poi al Comune per ufficializzare le difficoltà che stiamo incontrando». Bollette alla mano, Trastulli osserva che il prezzo dell'energia in un mese è passato da 0,19 centesimi chilowattora a 0,50-0,60 «ma aggiunge il fornitore ci ha già anticipato che entro novembre arriverà a 1 euro». Il gas, invece, è passato da 0,45-0,50 centesimi al metrocubo alle attuali 1,70 euro con una previsione che lo porterà a 2,50 3 euro. «I costi continua Trastulli sono quintuplicati. Se prima avevamo una spesa media annuale di 100-120mila euro, ora si parla di 400mila euro. Una cifra insostenibile per un'associazione sportiva che vive di quote associative».


I margini per fronteggiare questa situazione sono praticamente pochissimi. «Stiamo facendo una serie di proiezioni aggiunge ancora Trastulli per verificare le soluzioni percorribili. Tra queste quella di tenere aperta una sola piscina, quella di Campitello perché è quella più esposta al sole e quindi mantiene, rispetto all'altra, più calore. Ma anche qui è difficile far tornare i numeri. Questa ipotesi farebbe diminuire il numero delle quote, perché qualcuno sicuramente non accetterebbe lo spostamento, ridurrebbe i costi del personale, ma non i consumi energetici e quindi le bollette. Senza un aiuto da parte dello Stato non andremo avanti per molto». Non va meglio alle piscine dello Stadio che stanno attraversando la fase delicata della ripartenza. «Stiamo dando la gestione alla società Virtus Buonconvento, la stessa a cui era stata affidata la gestione temporanea questa estate spiega Alessandro Mastrofini, presidente della società Piscine dello Stadio spa titolare della concessione entro la metà di settembre dovrebbe partire la nuova stagione. Uno dei nodi, però, dell'accordo è proprio il caro bolletta. Da maggio a giugno abbiamo subìto un rincaro del 70% dell'energia elettrica. Non abbiamo ricevuto la bolletta del gas, ma le previsioni non sono di certo rosee». Tira ancora per qualche mese il fiato ma vede scuro all'orizzonte anche Mauro Viali del Nuoto Club Terni. «Abbiamo passato un anno e mezzo d'inferno dice il Covid ci ha indebolito e gli aiuti che sono arrivati, sono stati limitati rispetto allo sforzo economico che abbiamo fatto per rimanere in piedi. Il caro energia, ora, si innesta in una situazione di difficoltà pregressa. Noi, al momento rivela ancora abbiamo la fortuna di aver sottoscritto un contratto nei mesi passati che ci blocca il prezzo fino a fine anno. All'inizio dell'anno prossimo, restando così lo stato delle cose, servirà una riflessione perché ora come ora le prospettive per questo genere d'attività non ci sono».
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Il Messaggero