Caro carburanti, a Perugia fuorilegge un distributore su otto

Caro carburanti, a Perugia fuorilegge un distributore su otto
Un benzinaio su otto fuorilegge. Per via dei prezzi comunicati male, esposti peggio, e non rispondenti a quelli praticati alla pompa di benzina. Questa, la fotografia che emerge a...

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Un benzinaio su otto fuorilegge. Per via dei prezzi comunicati male, esposti peggio, e non rispondenti a quelli praticati alla pompa di benzina. Questa, la fotografia che emerge a Perugia e provincia dopo i primi risultati dei controlli che i militari della guardia di finanza, diretti a livello provinciale dal colonnello Antonella Casazza, stanno svolgendo da inizio mese e che sono ancora in corso.

Già, perché un controllo continuo e a tappeto dei prezzi della benzina, in questo momento storico caratterizzato dall’aumento dei costi per le tasche dei cittadini può essere considerato causa di forza maggiore anche sotto Ferragosto. E allora ecco come i finanzieri si stiano muovendo con la massima attenzione per riuscire a individuare eventuali situazioni di criticità.
Secondo quanto si apprende, nei primi dieci-quindici giorni del mese a Perugia e provincia sono stati compiuti una quarantina di controlli con il rilevamento di cinque irregolarità, dipendenti come detto dalla non corretta esposizione dei prezzi e dalla differenza con quelli praticati effettivamente al rifornimento. Sono scattate anche sanzioni,  con irregolarità riscontrate fino a duemila euro per ogni situazione. 
«Si tratta di un piano d’azione, tuttora in corso e che proseguirà anche nei prossimi mesi sino al termine dell’anno impegnando i Reparti operativi ubicati su tutto il territorio nazionale, finalizzato a verificare il rispetto dei presidi normativamente previsti e, recentemente, implementati. Gli operatori del settore sono, infatti, tenuti a rispettare specifici obblighi di comunicazione dei prezzi praticati, mediante il portale “Osservaprezzi carburanti”» rendono noto dal comando generale della guardia di finanza.

«I prezzi, inoltre, -  contunuano ancora le fiamme gialle - devono essere esposti pubblicamente presso il luogo di esercizio, attraverso apposita cartellonistica, unitamente all’indicazione del prezzo medio. Il dato del prezzo medio è determinato su base regionale per gli impianti di distribuzione attivi sulla rete stradale ordinaria, mentre è calcolato su base nazionale per i punti di rifornimento situati in ambito autostradale. Le attività ispettive poste in essere dalla Guardia di finanza consentono, altresì, di verificare il corretto assolvimento degli obblighi fiscali, il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione e la qualità del prodotto venduto nonché di acquisire elementi utili per accertare eventuali ipotesi di condotte lesive della libera concorrenza. I soggetti controllati sono accuratamente preselezionati attraverso un’analisi di rischio sviluppata, a livello centrale, dalla Componente speciale del Corpo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero