Carceri, Umbria finalmente «autonoma» con un nuovo provveditorato. In arrivo più personale. Tesei: «Accolta la nostra richiesta»

Il carcere perugino di Capanne
PERUGIA - Un provveditorato in città e più personale, per gestire nel modo migliore una situazione che da mesi è quantomai delicata. Questi gli elementi che...

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PERUGIA - Un provveditorato in città e più personale, per gestire nel modo migliore una situazione che da mesi è quantomai delicata. Questi gli elementi che possono far respirare le carceri dell’Umbria sul fronte sicurezza dopo i tanti episodi di violenza degli ultimi tempi. Passi importanti si stanno compiendo in queste ore a Roma, al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del ministero della Giustizia, per rendere l’Umbria autonoma dalla Toscana con l’istituzione di un provveditorato a Perugia.

Lo ha reso noto il sottosegretario alla Giustizia con delega ai Provveditorati, il senatore Andrea Ostellari: «La Lega sostiene l’istituzione di un nuovo provveditorato regionale per le carceri, con sede a Perugia. L’iniziativa è motivata dal confronto con i rappresentanti delle amministrazioni locali e dall’analisi dei dati. L’Umbria è la regione italiana con il rapporto più alto fra abitanti e popolazione detenuta, lo 0,17 per cento. Merita quindi di gestire i flussi in entrata in modo autonomo rispetto alla Toscana, da cui provengono una cospicua parte degli utenti che attualmente risultano ristretti negli istituti di Spoleto, Orvieto, Perugia e Terni. Confido che la proposta possa essere valutata e apprezzata in tempi rapidi».
«Accolgo con grande piacere la proposta del sottosegretario alla Giustizia Ostellari, che ringrazio, sull’istituzione di un nuovo provveditorato regionale per le carceri a Perugia, una richiesta che ho più volte reiterato anche allo stesso sottosegretario»: è quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. «Sia nella sua visita in Umbria - ha continuato la presidente - sia in successivi incontri presso il ministero, mi sono fatta portavoce della necessità di un provveditorato regionale umbro alla luce del rapporto, il più alto d’Italia, fra abitanti e popolazione detenuta. Condivido, come espresso dal sottosegretario Ostellari, la necessità che l’iniziativa possa concretizzarsi al più presto».


Esultano anche i rappresentanti del sindacato di polizia penitenziaria Sappe, che da tempo sostengono la necessità di questo cambio. «Grande giornata per l’Umbria e per il Sappe. Accolte tutte le nostre “suppliche”», ha commentato il segretario regionale Fabrizio Bonino. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero