Carcere di Terni: agenti aggrediti e feriti da due detenuti

Carcere di Terni: agenti aggrediti e feriti da due detenuti
Per protestare contro il trasferimento in un altro istituto penitenziario, un giovane detenuto, già noto per altre intemperanze, ha aggredito gli agenti della polizia...

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Per protestare contro il trasferimento in un altro istituto penitenziario, un giovane detenuto, già noto per altre intemperanze, ha aggredito gli agenti della polizia penitenziaria che, in tre, sono finiti  in ospedale. E’ accaduto ieri mattina nel carcere di Sabbione. La denuncia viene da Claine Montecchiani, delegato Fp Cgil della casa circondariale, e Valentina Porfidi, segretaria generale della Fp Cgil di Terni, che segnalano anche un altro episodio.

Nel primo pomeriggio, sempre di ieri, un altro detenuto, che pochi giorni fa aveva aggredito un’infermiera, si è scagliato contro gli agenti perché non gli sono stati consegnati alcuni oggetti depositati al casellario. Nel parapiglia due poliziotti penitenziari sono stati refertati presso il presidio sanitario interno e altri due sono finiti al pronto soccorso.

«Non è la prima volta che denunciamo la miope indifferenza dei superiori uffici che hanno fatto di Terni la “valvola di sfogo” degli istituti toscani - dicono Montecchiani e Porfidi - Non è la prima volta che torniamo a lamentare una grave carenza di organico, non solo della polizia penitenziaria, ma anche del personale educativo e del personale sanitario dell’Usl. Non è la prima volta che auspichiamo un cambio di rotta sulla gestione delle politiche penitenziarie, anche con riferimento a un non più rimandabile investimento nella psichiatria specialistica e nelle relative strutture». 

I due sindacalisti per la prima volta, invece, si rivolgono al direttore e al comandante del carcere «ai quali chiediamo un intervento serio nei confronti di Prap e Dap». Montecchiani e Porfidi rivolgono loro un appello «a lavorare con la lealtà e la professionalità che vi riconosciamo, ma senza dimenticare le vostre donne e i vostri uomini».

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Il Messaggero