PERUGIA - Guerra ai balordi. A chi pensa che le strade e i locali di un quartiere come Fontivegge siano cosa propria. A chi pensa che la legge non esista. A chi, con questo...
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In particolare, nella serata del 1° ottobre, i militari, nel corso di un servizio straordinario per il controllo del territorio, hanno denunciato, per l’ipotesi di reato di porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere, un cittadino tunisino di 35 anni, senza fissa dimora, già noto alle forze di polizia. Nella circostanza, durante un controllo all’interno di un bar, in zona Stazione di Fontivegge, il 35enne, alla vista dei militari, cercava di allontanarsi, al fine di eludere l’accertamento. Gli operanti, notato l’atteggiamento sospetto del tunisino, dopo averlo identificato, lo sottoponevano a perquisizione personale, rinvenendo, all’interno del proprio zaino, un coltello a serramanico, marca “Aitor”, lungo 18 cm, con una lama di 8 centimetri circa, per il quale il ragazzo non forniva valide giustificazioni circa il possesso. Un’operazione di non poco conto, dal momento che si tratta di un personaggio sicuramente conosciuto alla popolazione di Fontivegge, ai residenti e a chi nella zona della stazione si trova ogni giorno per lavoro. Personaggi spesso in grado di mettere in soggezione molte persone. Un’operazione che rientra in un massiccio dispositivo di servizi di controllo del territorio disposto dal comando provinciale per contrastare la ripresa di fenomeni di microcriminalità che creano particolare allarme nella popolazione e che si affianca alle azioni di controllo sul versante coronavirus. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero